Il detective Hayde Glass della divisione Omicidi e Rapine si aggira per le vie di Los Angeles come un predatore in cerca della sua vittima. I suoi occhi e la sua mente vagano irrequieti sulle tristi figure che lungo le strade squallide e corrotte della metropoli vendono il proprio corpo per pochi spiccioli. Ma il suo non è un interesse professionale, non è la brama di giustizia a guidarlo, ma la sua ossessione, il suo istinto perverso, perché il detective Glass è un sessodipendente. Per lui le donne sono solo oggetti sessuali e il bisogno di dar sfogo alla sua dipendenza sta trascinando nel baratro la sua intera esistenza. Solo la terapia di gruppo sembrano aiutarlo, fornirgli una fragile ancora di salvezza cui aggrapparsi, ma qualcuno non vuole che lui si salvi dal baratro.

Feroci omicidi insanguinano le strade della sua città, l’intero dipartimento brancola nel buio assoluto, solo lui capisce cosa sta succedendo… Qualcuno sta cercando di contattarlo, sta cercando di lasciargli un messaggio attraverso una scia di sangue e morte. Le vittime in un modo o nell’altro sono legate a lui e alla sua dipendenza, ma non può confessarlo a nessuno perché ciò equivarrebbe a confessare le sia devianze, e allora si lancia in una caccia frenetica, nella speranza di catturare l’assassino prima che altri innocenti siano uccisi.

Il romanzo Sex Addict di Stephen Jay Schwartz è stato da poco pubblicato in Italia dalla Giano nella collana nerogiano. Si tratta di una storia forte, feroce, senza perdono e senza speranza, in cui la cruda e crudele realtà emerge pagina dopo pagina.

La scrittura di Schwartz è veloce e dinamica, in alcuni punti ricorda il miglior Ellroy, i suoi dialoghi sono taglienti e cinici. La struttura e la narrazione si dipanano solide e concrete creando un thriller efficace e suggestivo.

Ma la cosa migliore del romanzo sono senza dubbio le descrizioni di luoghi e personaggi. Los Angeles viene evocata in modo mirabile, un mostro tentatore e crudele, che dietro la facciata di lustrini e luci abbaglianti nasconde lo squallore di uomini e donne che non hanno più ideali e fra questi uomini che sembrano smarrirsi nella loro stessa vita c’è anche il protagonista, un uomo che cammina consapevole sull’orlo di un baratro, conteso tra l’idea della salvezza e l’istinto di lasciarsi trascinare nell’oscurità. Il tutto descritto con maestria e approfondimento psicologico che fanno del romanzo Sex Addict e del suo protagonista Hayden Glass due esempi di mirabile cattiveria, di assoluto cinismo, di meravigliosa letteratura. Il tutto nella consapevolezza che forse non ci sono più eroi e che forse per alcuni uomini non esiste alcuna salvezza.