Forse è vero, come mi hanno fatto notare, sto invecchiando e con l'età, mi sto ammorbidendo.

Leggendo Insospettabili ombre, romanzo d'esordio di Roberto De Luca, edito dalla Pendragon, l'impressione principale è stata quella di un'opera prima dagli amplissimi margini di miglioramento, con una struttura e uno stile piuttosto grezzi e a tratti approssimativi.

Per una serie di vicissitudini, però, questa recensione è rimasta sospesa fino a oggi e nel frattempo ho ragionato sulle tematiche del libro, mi sono confrontata con l'autore in una intervista, ho riletto velocemente alcuni passaggi e il mio punto di vista è cambiato.

Questa è una doverosa premessa a quella che è la vera recensione del romanzo, che, ancora una volta, mi mette in difficoltà con le stelline. Forse tecnicamente, come si accennava poco fa, l'opera è in effetti piuttosto grezza, ma quello che risalta è lo spessore di realtà che dirompe dalle pagine.

La vicenda assume, infatti, uno spessore particolare proprio grazie all'abilità con cui l'autore gestisce e rende funzionale alla vicenda questa componente.

La sua professione di carabiniere lo aiuta senza dubbio nella costruzione dell'indagine e delle dinamiche investigative, conducendo il  lettore per mano attraverso indagini, problemi, false piste e sfatando il mito dell' investigatore tutto d'un pezzo, che risolve ogni caso con intuito e con il supporto dei nuovi potenti mezzi scientifici di investigazione.

Luca De Robertis è un carabiniere dal passato traumatico, e Marica una giovane donna in carriera, che nasconde un terribile segreto. Lui rappresenta la giustizia, lei il cimine. Entrambi vittime di un destino doloroso, entrambi tormentati da ombre e incubi. I due però rappresentano i due lati opposti della medaglia, nella più classica "caccia all'assassino", arrichita, da elementi densi, reali e contraddittori.

Nel complesso quindi, Insospettabili ombre non è certo un romanzo che ambisce a entrare negli annali della letteratura e l'autore ha ampi margini di miglioramento, ma d'altra parte è un'opera onesta, pulita e appassionante, da leggere consapevoli dei limiti e delle potenzialità che racchiude.