Stati Uniti, 11 febbraio 2005. Di ritorno da un ricevimento di nozze, Kristen McKay e James Hoyt si ritirano nella loro isolata casa di vacanza. Alle 4 del mattino qualcuno bussa alla loro porta chiedendo di una ragazza di nome Tamara…

Da Tatiana, “Chi è Tatiana? Tormentone-Zelig di Marco Cirilli (se la memoria non gioca brutti scherzi…), a Tamara, chi è Tamara…?. Domanda retorica che resterà rigorosamente senza risposta (a meno che qualcosa non sia sfuggito…) per un film che regge bene i primi minuti, ma che si sfilaccia via via.

Insomma, The Strangers, dell’esordiente Bryan Bertino, tiene finché si aggira nel preludio all’incursione vera e propria di un misterioso terzetto mascherato (Faccia di Bambola, Uomo Mascherato, Pin-Up), nella vita di una coppia Kristen/Liv Tyler e James/Scott Speedman, preludio fatto soprattutto di fuori campo e di immagini in campo ma sfocate a dovere, oltre ad un tappeto sonoro a base di colpi battuti sulle pareti della casa.

Però alla fine l’impressione prevalente è che manchi parecchio proprio in direzione delle intenzioni di partenza riassumibili nella formula “essere nel posto sbagliato al momento sbagliato”. Il terzetto di incursori appare troppo superficiale, per quanto pare di capire che nelle intenzioni la voluta astrattezza che lo caratterizza (le maschere…), avrebbe dovuto funzionare come passaporto per l’accesso alla dimensione del terrore puro.

Da una storia vera (così viene annunciato…).