Come sempre per le feste natalizie tolti i cinepanettoni e i cinepandori, costruiti su misura per chi abituato alla televisione tutto l’anno, va al cinema solo in questi giorni,  agli altri resta ben poco da vedere di una programmazione che resta fissa per tre settimane

“Mi è piaciuto una cifra! Ci siamo sbudellati dalle  risa, e mia moglie se l’è perfino fatta addosso. Vacci che merita!” Insistono gli amici abbonati da sempre a Christian De Sica.

Al cinepanettone spesso si commenta il film a voce alta come davanti al televisore, ci si ingozza di pop corn e di altri cibi al cartoccio portati da casa. Si cerca di avvertire il protagonista di quello che  sta per succedergli, si sbeffeggiano i cattivi e si esulta per i buoni e, quando si conoscono,  si cantano pure  le canzoni del film, per far vedere agli altri spettatori che le sai. Come quella della pubblicità di una Banca, che dà il 4,70 di interesse, che ha adattato “E’ l’uomo per me!” di Mina  e che ultimamente viene  propinata  sempre prima di ogni proiezione.

Così  non resta che buttarsi speranzosi su The Spirit di Frank Miller, uscito fresco, fresco, il giorno di Natale.

La  schermitrice che a suo tempo era rimasta conquistata dal cupo e sanguinolento Sin City e in seguito aveva accolto, seppur con  moderato entusiasmo, il muscolare e truculento 300, questa volta  è uscita alquanto “affaticata” da questo suo ultimo sforzo.

Mentre l’amico Roberto (il fido Bernardo era andato a vedersi Aldo, Giovanni e Giacomo e sicuramente se l’è passata meglio)  se la dormiva serafico, col capo reclinato sulle mani giunte (probabilmente pregando come il protagonista, Danny Colt, che  la tortura inflittagli cessasse al più presto).

La trasposizione del fumetto cult degli anni 40 disegnato da Will Eisner non funziona.

Del film restano solo le sue bellissime dark lady: Eva Mendes, Scarlett Johansson e Paz Vega che non bastano a salvare una trama dove i due protagonisti: Gabriel Macht (attore di teatro sconosciuto al grande schermo, che non si vede mai a volto scoperto, ma, a consolazione delle femminucce in sala, a pettorali scoperti si!) il vendicatore mascherato con la cravatta rossa e Samuel L. Jackson, il criminale Octopus, coi tentacoli tatuati intorno agli occhi, entrambi resi invincibili da una magica iniezione, muoiono e risorgono continuamente come  Will Coyote e il cane Ralph, innervosendo e annoiando lo spettatore dopo pochi minuti.

Gli uomini  apprezzeranno il notevole culo di Eva Mendes, che, seduta sulla fotocopiatrice, lascia in copia come biglietto da visita.

In ufficio un collega, anni addietro, ci aveva già provato ottenendo minori consensi.

La biografia

Frank Miller cresciuto nel Vermont da accanito collezionista di fumetti diventa egli stesso fumettista alla fine degli anni '70.

All'inizio i suoi disegni sono piuttosto rozzi, ma è il suo stile dal tratto nero, graffiato e dinamico a procuragli lavori per la DC e per la Marvel che gli affida Daredevil, uno degli eroi più famosi della casa editrice.

All'inizio si occupa solo dei disegni ma presto comincia a curare anche i dialoghi. Questo gli dà la possibilità di trasformare la serie, creando personaggi come Elektra.

Nel 1982 si riavvicina alla DC con la caratterizzazione di personaggi come Wolverine, protagonista della serie degli X-Men, e Batman, personaggio che grazie al suo fumetto capolavoro The Dark Knight returns (1986), viene completamente ridefinito.

I film tratti dalle sue opere

All'inizio degli anni '90  cura le sceneggiature dei film Robocop 2 (1990) e Robocop 3 (1993).

Nel 2002 il suo personaggio più famoso Daredevil viene trasposto per il cinema, seguito nel 2005 da Elektra (rispettivamente interpretati dall’insipido Ben Afflek e dall’atletica consorte). 

Sin city (giugno 2005)

Regia: Frank Miller, Robert Rodriguez

con: Jessica Alba, Rosario Dawson, Mickey Rourke, Elijah Wood, Bruce Willis, Carla Gugino, Josh Hartnett, Michael Madsen, Jaime King

L’intreccio si svolge a Basin City,  città basata sul vizio che si è guadagnata il soprannome di Sin City (Città del peccato): Marv (Michey Rourke),  killer indistruttibile, è pronto a tutto pur di vendicare la morte di Goldie, l'unica donna che nella sua vita è riuscita a fargli provare un po' d'amore e che è stata uccisa mentre gli dormiva accanto; John Hartigan (Bruce Willis), un poliziotto in procinto di andare in pensione, accusato di un omicidio che non ha commesso, che deve proteggere la piccola Nancy dalle grinfie di un criminale pedofilo; Dwight, ex-fotografo, alle prese con Jackie Boy, un poliziotto violento che minaccia Shellei, la cameriera di cui Dwight è innamorato, la bella prostituta Gail e le  agguerrite ragazze della città vecchia…

Rivediamo gli occhioni stupefatti di Elijah Wood, ancora freschi dell’interpretazione del candido Frodo ne il Signore degli anelli, attenti e sanguinari, mentre veste i panni di un temibile cacciatore di teste (pur sempre di frodo).

300 (marzo 2007)

Regia:  Zack Snyder

con: Gerard Butler, Lena Headey, David Wenham, Dominic West, Vincent Regan, Rodrigo Santoro, Andrew Tiernan, Andrew Pleavin

Nel 480 a.C. il re persiano Serse decide di invadere la Grecia riprendendo la guerra iniziata da suo padre Dario I.

Per bloccare l'avanzata dell'esercito di Serse, le città greche formano un'alleanza guidata dal re spartano Leonida. L'intera guardia del corpo del re, composta da 300 muscolosissimi guerrieri, viene inviata a difendere il passo montuoso delle Termopili per permettere al resto dell'esercito greco di organizzarsi per il confronto col nemico.

La loro resistenza durerà per oltre due giorni, infliggendo pesantissime perdite all’antagonista, fino al totale sacrificio.  

Il fumetto si prende  parecchie libertà di narrazione, disegnando Serse (il bell’accompagnatore di Nicole Kidman nella pubblicità dello Chanel n.5)  come un gigante di colore di oltre due metri, calvo e pieno di piercing e il traditore Efialte di Trachis come un gobbo.

Miller nel disegnarlo si è ispirato  al film del 1962 L'Eroe di Sparta,  visto da ragazzo.

Il film  interpretato da una schiera di body builder, accuratamente depilati e lucidati,  con slippino in cuoio sadomaso bene in vista a  sottolineare il consistente pacco, è stato molto apprezzato dalla comunità gay.

Soprattutto nella scena dopo la sconfitta, quando Serse ordina a Leonida di inginocchiarsi davanti a lui.

E inevitabilmente  qualcuno tra il pubblico gli urla “Aho! E’ vecchia questa!”

Che lo Spirit sia con voi!