L’inizio è di quelli tosti. Due ragazze in macchina. Una famosa, una un po’ invidiosa. Qualche battuta, un accenno a possibili frequentatori satanisti della baciata dalla dea fortuna. E giù un volo d’angelo con la macchina in un burrone. Ed ecco a voi Cornelio n° 4 - Delitti d’autore di Lucarelli e company.

In copertina il Nostro con una spada in mano, una ruota con una ragazza ben legata mani e piedi a capo in giù e la bocca sigillata, ed infine un volto grande di donna con i capelli lunghi ed una maschera sul volto. Effetto sfizioso.

Dicevo dell’inizio scioccante. Poi ci si ritrova ad una sfilata di moda a Bologna. Una delle due ragazze, Pamela, si è salvata dall’incidente. Porta una maschera nera per non scoprire il volto sfigurato. “Da modella acqua e sapone a regina della trasgressione”. E poi suicidi a sfondo rituale, magia nera, un bel gruppetto di ragazze che succhia energia vitale dalle emozioni degli altri, droga, la richiesta di aiuto a Cornelio (una sorella persa e ritrovata?), la storia di amore fra Pamela e il suo ragazzo da lei lasciato che vuole scoprire la verità, Vanessa, l’amica di Cornelio (di lui innamorata fradicia) che si infiltra tra le adepte di succhiaenergia, l’aiuto di un barbone, vestiti di pelle umana, visioni e così via fino al classico colpo di scena finale. E c’è pure la strega cattiva.

Testo ironico, pizzicotti al nostro Lucarelli che ha perso l’ispirazione (ma anche qualche lisciatina via…), vis ironica sul sistema più spiccio per diventare famosi, solita presenza di Marlowe (che allunga un po’ le mani…), Sherlock Holmes, Sandokan e mi pare pure la signora in giallo. La cruda realtà che vince la pur sfrenata fantasia.

Disegni più snelli e convincenti dei precedenti, più sicuri nella resa. Qualche battuta un po’ scontata ma insomma chi è senza peccato scagli la prima pietra.

(Fabio Lotti)

Presentato in anteprima a Lucca Comics dalle Edizioni Star Comics di Perugia, è uscito nel mese di novembre 2008 in tutte le edicole e le fumetterie italiane “La maschera del male”, quarto numero della miniserie di sei volumetti bimestrali dal formato bonellide “Cornelio delitti d’autore”.

Questa serie è stata creata da un team di scrittori d’eccezione tra cui spicca Carlo Lucarelli, noto giallista italiano e conduttore della famosa trasmissione televisiva Blu Notte.

A Lucarelli si sono affiancati Giuseppe di Bernardo, creatore della serie a fumetti L’insonne e disegnatore di Diabolik e Mauro Smocovich, autore di pregevoli racconti, editor, saggista, curatore del sito Thriller Magazine e dei libri tematici Dizionoir.

Quest’albo, dalle tematiche più spiccatamente horror e noir tra quelli usciti fin’ora, è ambientato a Bologna durante la notte di halloween e trasporta lo scrittore privo di ispirazione dalle fattezze di Lucarelli Cornelio Bizzarro, sempre spalleggiato da Vanessa e attorniato dal clochard Gigione, dai fantasmi della letteratura e da tutti i comprimari reali e immaginari che il lettore ha imparato via via a conoscere, a cercare idee per il suo nuovo romanzo nel mondo della moda e dello spettacolo.

Il tutto condito da streghe, modelle particolarissime, riti satanici e magia nera.

La sceneggiatura del solo Mauro Smocovich, estremamente coinvolgente e ironica, strizza l’occhio al mondo dorato dello star system, che per il profitto non si cura di passare sopra la vita di una persona, e a come al giorno d’oggi sia molto facile diventare famosi.

Molto bello, anche se un po’ prevedibile, il finale che si rivela estremamente ragionato e con alle spalle un lavoro di intrecci molto ampi.

Buona la prova dei disegnatori Marco Fara e Daniele Statella che, con uno stile semplice ma di grande impatto stilistico capace di rendere l’immagine profonda e realistica, si inseriscono alla perfezione nella tradizione del fumetto popolare italiano.

Ben realizzate sono anche le scene d’azione e le tavole a mezza tinta, che sottolineano l’entrata in scena dei fantasmi della letteratura.

L’unica pecca che si può riscontrare in questo numero di Cornelio, se proprio vogliamo andare a cercare il pelo nell’uovo, è che alcune vignette vengono leggermente trascurate, e a volte vi sono ripetizioni di immagini.

In ogni caso però quest’opera costituisce un’ottima lettura consigliata sia agli amanti della letteratura di genero horror e noir che a quelli del buon fumetto.

(Elio Marracci)