Non l’ho mica ammazzato io quel tipo, mi sembra fin troppo evidente… e poi non lo avevo nemmeno mai visto in vita mia…

E’ stato chiarito subito con i poliziotti. Io quell’indiividuo non sapevo nemmeno che esistesse. E non sono uno spacciatore, per cui quella merda che si è infilato in vena non gliel’ho nemmeno venduta io.

Però a quel cazzone di sbirro, in questura, mentre io facevo la mia bella dichiarazione su come erano successi i fatti, gli è venuta la bella idea di fare lo zelante, forse perché quella faccenda gli aveva rovinato il turno di notte e doveva lavorare. Gli ha stuzzicato la voglia di rompere i coglioni al prossimo, e io c’ero cascato a pennello. Ha pensato bene di perquisirmi e sono saltate fuori le pasticche di extasy che avevo in tasca.

Un centinaio. Mica roba da poco.

Sono stato sfigato… sfiga su sfiga…

In quei giorni era morto un ragazzotto che aveva esagerato a mandare giù quella roba. Giornali e televisioni hanno fatto un casino della madonna e quando hanno beccato me, il giudice ha voluto dare una punizione esemplare. Lui l’ha chiamato un segnale per la società civile.

Cinque anni da passare qui dentro.

Oltre una porta colore del piombo e a specchiarmi in questo muro che riflette i miei pensieri e i miei rimpianti.