Torna in libreria, dopo una lunga assenza, un grande e autore, conosciuto in tutto il mondo: James Grady con il suo più recente romanzo Mad Dogs, un action thriller dal ritmo infernale.

Americano, classe 1949, James Grady è l’autore del famoso romanzo I sei giorni del condor, pubblicato negli anni ’70 e giustamente definito uno dei più originale e celebri romanzi in tema di spionaggio internazionale. Dal romanzo fu tratto il famoso film I tre giorni del Condor diretto da Sidney Pollack e magistralmente interpretato da Robert Redford e Faye Dunaway.

L’autore ha svolto la professione di giornalista investigativo, è stato anche sceneggiatore per il cinema e la tv e contemporaneamente scrittore di romanzi. Ne ha scritti quindici ma pochi sono stati tradotti in Italia.

Ora ci presenta questo brillante e movimentato thriller nel quale si immagina che la CIA ha creato in segreto un luogo dove dare asilo ai suoi agenti “ritirati”.

Con questo termine vengono indicati agenti impazziti o fortemente traumatizzati nel corso di pericolose missioni. Nel ritiro sono curati e seguiti da psichiatri.

Sono: Victor è un ex agente dell'antiterrorismo impazzito in Malesia; Zane ne ha combinate di tutti i colori in Vietnam; Eric è stato torturato in Iraq; Russell ha perso il senno in Serbia; Hailey è stata violentata in Nigeria e ha anche contratto l'AIDS...

Solo il loro psichiatra ritiene che potranno rinsavire, ma quando questi viene misteriosamente ucciso e loro cinque vengono accusati del delitto, capiscono che qualcuno li vuole incastrare.

Non rimane loro che la fuga e il tentativo di trovare chi ha organizzato, all’interno della CIA, questo diabolico piano.

Ma devono fare in fretta, perchè senza medicine la mente si offusca e si ritorna in preda dei raptus e dei ricordi che li hanno fatti impazzire.

 

Ecco la "quarta":

È soprannominato “il Castello”, una struttura fantasma in un luogo sperduto nel Maine. Ospita quelli che si sono fritti il cervello operando come spie sui fronti più caldi del mondo: le giungle della Malesia, le risaie del Vietnam, lo scannatoio dei Balcani. Come Victor, Russell, Zane, Eric e Hailey, quattro uomini e una donna. Sono agenti “ritirati” della CIA, merce avariata, andati fuori di testa per ciò che hanno visto, fatto o subito nel corso del loro lavoro sporco, ovvero nell’espletamento del patrio dovere. E l’unica persona che credeva nel loro recupero, lo psichiatra che li aveva in cura, adesso giace morto stecchito, e la sua ha tutta l’aria di non essere una morte naturale. I cinque ex agenti hanno troppo mestiere alle spalle per non sentire puzza di bruciato. Chi meglio di un gruppo di pericolosi paranoici può fare da capro espiatorio per quell’omicidio? La prospettiva è rimanere seppelliti vivi lì dentro in eterno. Quel poco di lucidità mentale che è rimasta loro consiglia di tagliare la corda... Come una muta di cani impazziti, Victor, Russell, Zane, Eric e Hailey riescono a evadere dal Castello. Vogliono andare alla sede della CIA, a Langley, dove sospettano si trovi la mente del complotto che cerca di incastrarli. L’unico problema è che bisogna fare in fretta: la scorta di eccitanti, tranquillanti e stabilizzanti che tengono sotto controllo la loro pazzia è in esaurimento. Restano solo pochi giorni prima che quella momentanea lucidità sparisca e i cinque perdano completamente la testa...

Mad Dogs di James Grady (Mad Dogs, 2006, Traduzione Stefano Bortolussi, Sonzogno Editore, collana I Romanzi Sonzogno, pag. 427, euro 18,00) - ISBN 978-88-454-1441-1