Solo qualche settimana fa Gomorra è uscito negli States per Farrar, Straus & Giroux, giusto con una "h" in più (Gomorrah) e già fa parlare di sé, segnalato dal prestigioso quotidiano d'oltreoceano tra i "100 notable books of 2007" nella categoria non fiction tra i quali, entro il 28 novembre, saranno scelti i migliori dieci.

Il NYT definisce  il libro come "un urlo letterario che fa nomi, degli assassini e degli assassinati, in uno stile ispirato dal criticismo dell'Italia privo di compromessi del regista Pier Paolo Pasolini e dalla devozione per i dettagli sporchi di Truman Capote", e Roberto Saviano come "una sorta di Salman Rushdie nella lotta ancora irrisolta dell'Italia contro il crimine organizzato".

 

Tutto questo in un articolo pubblicato ai primi di Novembre, al quale l'autore e giornalista napoletano aveva risposto di aver "sempre odiato, a livello personale, non solo intellettuale" i camorristi, di "un odio molto personale, perché hanno rovinato il mio paese, forzato la gente a emigrare, ucciso persone oneste. So dove colpirli per farli veramente irritare".

Intanto l'adattamento teatrale di Gomorra andrà in scena a Roma dal 27 novembre all'8 dicembre, mentre la Fandango ne ha acquistato i diritti cinematografici  per una produzione che vedrà alla regia Matteo Garrone e tra gli interpreti Toni Servillo, straordinario protagonista delle Conseguenze dell'amore e navigatissimo attore tetrale.