E prima di morire trovò l’uomo che doveva uccidere

Lo aveva deciso dall’infanzia: prima di morire avrebbe ucciso un uomo.

Ma fino ad allora non ne aveva avuto il coraggio. Adesso era venuto il momento e la vittima stava a pochissima distanza dalla canna della sua rivoltella.

Respirò a fondo, attese un istante e tirò il grilletto.

Il rumore dello sparo lo assordò: aveva tenuto la rivoltella troppo vicina all’orecchio.

Fu l’ultima sensazione prima che la piccola pallottola gli entrasse nel cervello. Dalla tempia.

Finale di coppa con delitto

Aveva il tempo per scendere in cantina, prendere la bottiglia che lui le aveva chiesto e risalire per vedere All’ultimo respiro.

Non avrebbe rinunciato al film per nulla al mondo.

Posò il piede sul quinto gradino e si aspettò il solito lamento dei chiodi arrugginiti che sostenevano il gradino sconnesso. Non accade e il gradino le mancò di sotto le ciabatte.

La fronte le si aprì come un cocomero maturo contro il pavimento della cantina, schiacciata dal peso dei settanta chilogrammi del suo corpo. Non avrebbe veduto l’indimenticabile interpretazione di RichardGere.

Il ritardo della donna non lo preoccupò: trovava sempre modo di fargli dispetto. Per esempio: che ci trovava in Richard Gere?

«Vuoi mettere Sampdoria - Anderlecht?» borbottò. «Un film lo si può vedere anche domani. C’è il videoregistratore, no? La finale di Coppa delle Coppe è unica.»

Non avrebbe rinunciato alla finale per nulla al mondo.

Niente rumori di piatti lavati in cucina, nessuna risposta da dare a stupide domande che lei inventava per indispettirlo durante le azioni più interessanti...

Prima di stendersi in poltrona, dinanzi al televisore, cercò in tasca una sigaretta.

Trovò i due chiodi arrugginiti: «Dovrò farli sparire» borbottò.

Lo avrebbe fatto dopo la partita. E prima di scendere in cantina a controllare cos’era accaduto alla donna.

Richard Gere contro Vialli: ridicolo! Vialli avrebbe comunque vinto.