Un'umanità che piange e ride col medesimo ghigno, una realtà in bilico fra due tempi: uno che inesorabilmente continua a proseguire sulle macerie che ha generato e un altro svilito alla reiterazione di rituali edificanti.

Da un lato, c'è la guerra, con le sue bombe, i suoi morti, le sue emergenze. E una ragazza che ha perduto ogni cosa, tranne la voglia di raccontare.

Dall'altro, vive uno spazio chiuso, impermeabile al mondo esterno. Lì qualcuno perpetua il rito sconsiderato dell'educazione alla normalità.

In mezzo, resiste un palcoscenico, mai come in questa occasione elemento simbolico capace di sollecitare la sfida e proporre una storia che comprende e riguarda tutti quanti noi.

I tempi stanno per cambiare è uno spettacolo allucinato, unisce la sobrietà alla farneticazione, la penombra alle luminarie, il pathos alla degenerazione, la melodia al disturbo. Occorre del tempo per capire che le due storie che si sviluppano davanti agli spettatori sono parti della stessa vicenda. E quando lo si capisce, si pretenderebbe il contrario. Si vorrebbe avere assistito a una rappresentazione drammatica singolarmente alternata a un’opera buffa, una sorta di sfida a ping-pong che la presenza di due scrittori-registi autorizzerebbe a pensare.

Si vorrebbe tenerle staccate, quelle due storie, leggerle nell'autonomia drammaturgica che pure possiedono, consumarle e digerirle così come appaiono. E invece no: in un potente e inatteso ribaltamento di prospettive, quello che pensavamo un gioco burlesco si smaschera come una storia complessa e articolata, insinuante e beffarda come la più inappellabile delle condanne.

Lo spettacolo è scritto e diretto da Luigi Bernardi e Rosario Palazzolo. Il primo ha creato e diretto case editrici, riviste e collane di libri e di fumetti. Attualmente è scrittore, giornalista, traduttore e consulente editoriale. il secondo, palermitanto, si occupa di scrittura sia narrativa sia teatrale e ha vinto nel 2006 il concorso Lama e Trama

La prima nazionale dello spettacolo sarà a Bagheria (PA), al teatro Branciforti, il 14 aprile 2007 alle ore 21. Sarà successivamente replicato il 15 aprile alle 17.30.

Ulteriori repliche a Milano, al teatro Mohole, il 27, 28 e 29 aprile 2007.

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