Dietro ogni serial killer c’è un artista mancato. Questa la tesi originale di Omicida e artista. Le due facce del serial killer, dell'esperto criminologo Ruben De Luca.

In effetti sia il genio dell’artista che la follia distruttiva sono accomunate da un processo creativo. Serial killer e artisti vogliono dare voce al loro mondo interiore, inviare messaggi a un grande pubblico, infrangere le regole e, in fondo, sentirsi onnipotenti. Prendono però strade diverse, partendo da un processo creativo che porta l’artista a creare capolavori e l’omicida seriale ad architettare oscuri scenari di morte e omicidi che soddisfano la sua creatività distorta.

Il libro presenta un’analisi puntuale delle opere di vari serial killer-artisti: tra gli altri, i disegni sadici di Pietro Pacciani, le creazioni naïf di Charles Manson e le scene inquietanti dei quadri di Walter Sickert, identificato come Jack lo Squartatore da Patricia Cornwell. In anteprima mondiale vengono riprodotti i quadri di Adolf Hitler, alla luce di un quesito interessante: come sarebbe andata la Storia se Hitler fosse stato accettato all’Accademia di Belle Arti di Vienna e fosse diventato un affermato pittore di paesaggi?

In sostanza Ruben De Luca riprende il pensiero di Theodore Adorno che nel 1951 affermò che “ogni creazione artistica è un crimine non commesso” e resta quindi in una dimensione simbolica in cui tutto è consentito. Il criminale però, a differenza dell’artista non usa i colori ma deve operare direttamente sul corpo delle vittime, agendo la sua trasgressività.

Scrive Vincenzo M. Mastronardi nella prefazione che l’omicidio “è una forma d’arte perversa che soddisfa in maniera patologica il bisogno di creare qualcosa d’immortale. Quando non possono più uccidere, molti serial killer incarcerati si convertono all’arte, dedicandosi in particolare a scrittura e pittura, ed è proprio questo strano e inesplorato legame fra arte e omicidio che deve essere penetrato per comprendere che cosa si cela dentro la testa del “mostro”.

Ruben De Luca è psicologo criminologo, direttore del gruppo osservatorio di ricerca, intervento e studio sul crimine. E’ uno tra i massimi esperti a livello internazionale sull’omicidio seriale e ha creato nel 2001 la Banca Dati Europea degli Assassini Seriali, con più di 700 nominativi.