Il romanzo è un'opera intrigante che strizza l’occhio al trionfale filone di Dan Brown e del suo Codice Da Vinci.

La trama si svolge nel 64 dopo Cristo, all’apice della crisi dell’impero romano. Calpurnio Pisone, raffinato patrizio dell’Urbe, aspira all’assassinio di Nerone e, nel mezzo di questa atmosfera tetra, tipica di un epoca di decadenza, compare una donna, Myriam di Bethania, detta Maddalena, che porta con sé un mistero legato alla figura di Gesù.

Per capire meglio Cristo, Nerone e il segreto di Maddalena abbiamo incontrato Katia Ferri, 43 anni, giornalista di economia e finanza, autrice di molti saggi ma al suo esordio nel campo della narrativa, autrice del volume insieme a Francesco Arcucci.

Cosa vi ha portato ad occuparvi di un argomento simile puntando su un ambientazione storica tanto particolare?

Se devo essere sincera devo ammettere che la passione per il noir l’ho sempre avuta nel sangue.

Questo libro, come spesso avviene, è stato concepito quasi per caso. Era la Pasqua di tre anni fa, io e Arcucci ci siamo trovati a cena e, tra altri argomenti di discussione, è capitato quello della passione di Cristo, del mistero della Maddalena: dopo il film di Mel Gibson ci siamo chiesti che fine aveva fatto Maddalena. Nel giro di qualche settimana abbiamo realizzato una scaletta e da li è partita la nostra avventura.

Non sarebbe stato più semplice ambientare un noir in un’epoca più vicina e meno articolata?

Certamente sarebbe stato possibile. Tuttavia a noi sembrava che l’epoca di Nerone potesse rappresentare, anche sul piano simbolico, l'epoca di oggi, con l’avvicendarsi di governi che si combattono con campagne elettorali infuocate come l’incendio di Roma. Anche il disfacimento finanziario attuale è simile a quella di allora, la svalutazione dell'aureo e come quella odierna del dollaro. E poi esistono tanti temi comuni alla società di ieri e di oggi: il rapporto genitori figli, la crisi delle religioni tradizionali e l'avanzata di nuovi culti, la ricerca di emozioni estreme in campo sessuale. Il fatto che un romanzo si svolga in un epoca lontana può farlo apparire più esotico ma non certo meno attuale.