Prodotto da Johnnie To e diretto da Law Wing-cheong, 2 Become 1 è una delle molte commedie presentate all’ottava edizione del Far East Film Festival di Udine. La particolarità del film, rispetto alle consuete commedie hongkonghesi, è quella di aver scelto come argomento principale quello del tumore al seno, solitamente poco trattato se non addirittura evitato nel cinema della Perla d’Oriente, più improntato verso l’evasione pura. Law ha invece optato per una storia dolce-amara, in cui l’elemento romantico passa di secondo piano rispetto al dramma della protagonista, pur visto con la giusta leggerezza tipica della commedia.

Bingo Leung (la pop-star Miriam Yeung), pubblicitaria indaffarata alle prese con le angherie del capo e la rivalità con un antipatico collega, sembra soddisfatta della sua vita, nonostante la mancanza di un compagno. Una sera, uscendo con le amiche, incontra Vincent (Richie Ren), che anche se carino si dimostra un po’ scortese con lei, parlando in continuazione al telefono. I due si rincontrano e lui, cercando di abbracciarla, nota uno strano nodulo sul seno sinistro di lei. Bingo, pensando di essersi imbattuta in un pervertito, scaccia Vincent a malo modo, ma lui, avvertendola per telefono successivamente, non solo le rivela di essere uno psicologo, ma anche che il suo seno presenta tutte le caratteristiche di un tumore. Per natura combattiva, Bingo non si lascia intimorire dalla notizia, anche dopo che una visita accurata da un medico le rivela con certezza il proprio male. Fra un entusiasta visione del “pensiero positivo” e l’amicizia con un paraplegico, che lei crede esserle amico, Bingo dimostra un coraggio fuori dal comune, che però crolla inesorabilmente come una castello di carta non appena i nodi della sua vita vengono al pettine. Fortuna che Vincent, nonostante lei l’abbia respinto più volte, continui a starle accanto come un angelo custode, cercando di infonderle la giusta dose di coraggio sfidandola perfino a suicidarsi quando lei sembra aver perso ogni speranza. La soluzione potrebbe non essere così drastica - un’operazione che la privi del seno sinistro, rispetto alla morte sicura - ma Bingo è testarda e talmente impaurita da voler a tutti i costi cercare vie alternative. Alla fine il buon umore non scomparirà dalla sua vita, anzi: Vincent sarà pronto ad aiutarla nonostante tutto.

Brioso e scoppiettante, 2 Become 1 è insieme una piccola strizzata d’occhio a tutte le donne che, schiave dell’immaginario maschile devoto alle maggiorate giunoniche, rimangono spesso frustrate dalla realtà delle piccole dimensioni del proprio seno: le frequenti gag sul petto “piatto” di Bingo, in cui certamente molte si riconosceranno, fanno sorridere e insieme riflettere, anche se in maniera lieve, su uno stereotipo culturale. I giochi sull’improvvisa impotenza di Vincent, causata proprio dal palpaggio del seno di Bingo, sono poi un’ulteriore elemento di divertimento in un film carico di quel senso di leggerezza non necessariamente demente a cui invece tanto cinema hollywoodiano ci ha abituati. Carina, in particolare, la breve conversazione che Bingo fa con il proprio seno sinistro, a cui si rivolge come fosse una persona cara. Divertente e insieme drammatico, con qualche piccolo eccesso di mielosità nella vicenda secondaria dell’operario-aspirante cantante e un’ennesima visione macchiettistica dell’omosessualità maschile dura a morire nel cinema hongkonghese (Peter Chan docet).