Date un'occhiata in libreria vi troverete un volume straordinario per scoprire e apprezzare in seicento pagine il tema dello humour nero, ne saprete di più e apprezzerete meglio l'amore. Dopo questo viaggio pieno di sarcasmo e situazioni grottesche,  mortifere allucinazioni e dissacrazioni continue, non potrete che ridere in faccia alle avversità della vita e opporre il vostro sorriso liberatorio alle nefandezze del mondo. Viva l'amore... condito con un bel pizzico di Humour Nero!

Dall’antichità a oggi numerosi scrittori si sono inoltrati in questo territorio letterario. L'Humour Nero ha solleticato diverse sensibilità scrittorie. Non tanto per la curiosità o la scommessa di provarsi in un altro registro della scrittura, piuttosto per esplorare zone della conoscenza altrimenti inaccessibili.

 

L’humour nero è essenzialmente un esercizio dell’intelligenza e comporta lucidità e freddezza nello sguardo.

Se ci si avvicina troppo al riso perdendo di vista il mistero, si cade nel comico; all'estremo opposto, una dose esclusiva di nero porta ai generi seri, al gotico o alla tragedia, privi di quell'occhio autoconsapevole e autoironico che genera il prodigio dell'humour nero.

 

L’autore (e con lui il lettore) mettono in scena una vicenda o un personaggio e guardano dietro di essi le altre facce nascoste. In questo modo li contestano e li fanno a pezzi, come fossero dei vivisezionatori, ma senza mai annullarne o negarne la dose di mistero, di assurdo o di paradosso che i casi della vita comunque contengono.

 

Le stravaganze, l'illogicità, le contraddizioni sfilano nelle pagine intrise di humour nero, mettendo in luce la fragilità o la futilità del senso comune, senza mai staccarsi dalla “serietà” dell’esperienza umana.

 

E' un modo per rovesciare le verità acquisite, interrogare gli enigmi e dissacrare i miti. Sono infinite le forme dell’eccesso che gli scrittori si sono azzardati a penetrare.

La malvagità in William Shakespeare, la crudeltà nel Marchese De Sade, il macabro in Edgar Allan Poe, l’eros in Alfred Jarry, l’assurdo metafisico in Franz Kafka, il dissacratorio in Karl Kraus e Oscar Wilde...

In tutti loro troviamo il sottile piacere dell’intelligenza che scopre la relatività di ogni oggetto e si unisce al divertimento dello spettacolo nel quale da sempre il protagonista è un uomo-burattino, una figura comica e drammatica al tempo stesso.

Questa preziosa e curatissima antologia ripercorre gli itinerari dell’humour nero nella letteratura occidentale attraverso i suoi capolavori, dal tempo della Roma imperiale fino ai nostri giorni.

Da non perdere. Si presenta in una veste grafica elegante e accattivante, maneggevole ma al tempo stesso esaustivo.

Sprofondate nell'Humor Nero non ve ne pentirete... percorretene gli intinerari bui che vi illumineranno a sprazzi di un sorriso piegato a mezze labbra.

Angelo Mainardi è giornalista e scrittore. Ha pubblicato romanzi e racconti, tra cui La stanza chiusa, Le donne di Kafka, Tre offese, Partita finale e, nelle edizioni Barbieri, I sorveglianti (2005). Ha scritto inoltre un saggio biografico-critico, Il demone di Casanova (1998), ora tradotto in Francia col titolo Le Monde secret de Casanova.

Itinerari dell’Humour Nero, di Angelo Mainardi (Barbieri Editore, 2005) - F.to 15x21 - 640 pagg. con illustrazioni b/n. - Rilegato - ISBN 88-7533-023-9 - €. 25,00