Il trentottesimo numero della collana “Il Giallo Mondadori Sherlock”, la prima al mondo a far rivivere ogni mese le gesta del celebre detective, presenta questo ottobre Sherlock Holmes. Baker Street, il lungo addio (The Final Page of Baker Street, 2014), di Daniel D. Victor.

La trama

Mentre il fuoco crepita nel camino, Sherlock Holmes scosta le tendine della finestra. È un freddo pomeriggio di aprile dell’anno 1903, e il detective attende fremente di cimentarsi in qualche impresa. Ma la sua visitatrice, la signora Chandler, gli sottopone un caso banale. Preoccupata per i misteriosi vagabondaggi notturni del figlio quindicenne Raymond, vorrebbe scoprire le ragioni di un simile comportamento. Davanti alla disperazione della donna e alle insistenze del buon dottor Watson, pur controvoglia Holmes accetta l’ingaggio. In mancanza di enigmi degni di lui, sempre meglio tenersi occupato con un po’ di ginnastica cerebrale. E certo non gliene occorre molta per risolvere il presunto “caso” e sottrarre il giovane scavezzacollo a una frequentazione alquanto equivoca, procurandogli poi un posto come valletto della signora Hudson. Scelta lungimirante, perché l’intraprendente Ray, destinato alla celebrità letteraria, ha un talento innato per le indagini. E si rivelerà decisivo nell’affrontare una spirale di violenze e omicidi scaturita proprio da quella visita senza importanza, una delle ultime al 221B di Baker Street.

L’incipit della Prefazione

Il dottor Watson non ha mai capito sul serio chi stava descrivendo. Oh, certo, era consapevole che stava narrando le vicende di un giovanotto di cui lui e Sherlock Holmes erano stati amici quando era un ragazzino. Purtroppo, morendo nel 1929, il buon dottore non ha mai avuto la possibilità di apprendere che il giovane che Holmes e lui chiamavano “Billy il fattorino” sarebbe un giorno diventato il famoso giallista americano passato alla storia come Raymond Chandler. Va però riconosciuto a Watson che comprese il talento potenziale del giovanotto. Incoraggiò perfino gli sforzi creativi del ragazzo. Ma la sua guida non bastò ad accendere il vero genio di Chandler. Ci sarebbero voluti una traversata dell’Atlantico, una casa a Los Angeles, il matrimonio con una donna più vecchia di lui e la disoccupazione durante la Grande Depressione per completare la trasformazione da bruco a farfalla.

Extra

Il volume è impreziosito dal saggio: Sherlock Holmes incontra Raymond Chandler di Luigi Pachì:

«In questo nostro percorso fatto di apocrifi e pastiche sherlockiani abbiamo avuto modo di conoscere l’autore del presente romanzo, Daniel D. Victor, nel ventinovesimo volume della collana dedicata a Sherlock Holmes. In quell’occasione vi abbiamo proposto un pastiche che rientra nella trilogia che Victor ama chiamare Sherlock Holmes and the American Literati e che vede coinvolto nel plot lo scrittore Stephen Crane. Della trilogia fanno parte The Seventh Bullet e questo Baker Street, il lungo addio. Nel primo caso, l’autore prende in considerazione l’omicidio del romanziere e giornalista David Graham Phillips, realmente avvenuto a New York nel 1911 e sul quale elabora un’indagine che porterà Sherlock Holmes e il dottor Watson fin negli Stati Uniti. Nel secondo caso, quello che ci riguarda qui, introduce il presupposto che Billy, il pageboy “impiegato” presso il 221B di Baker Street, sia nientemeno che Raymond Chandler

Info

Sherlock Holmes: Baker Street, il lungo addio di Daniel D. Victor (Il Giallo Mondadori Sherlock n. 38), 182 pagine, euro 5,90 – Traduzione di Giancarlo Carlotti