Avete mai sognato di scrivere, sceneggiare, disegnare o partecipare in qualche modo alla realizzazione di un fumetto? Avete mai pensato a quanto sarebbe fantastico immaginare storie, creare personaggi, realizzare tavole spettacolari e sorprendenti?

Pensateci due volte….

Condominio 9 non è tanto un romanzo sui fumetti quanto su tutto ciò che vi sta intorno, da questa e da quella parte della barricata che divide idealmente chi sogna e chi fa sognare. E non è una barricata facile da valicare.

La storia, lungi dall’essere ambientata in un presente riconoscibile (ma che, potenzialmente, è fedelissimo all’ambiente in cui viviamo), affronta, attraverso le peripezie del protagonista (che non è chi potreste pensare…) di fatto tutta l’umanità che si agita intorno al medium fumetto con una precisione e una lucidità sorprendenti.

Attraversati tutti da una vena di follia più o meno evidente, gli inquilini del gigantesco Condominio, che si erge in mezzo a un paesaggio nebbioso e indefinito, conducono le loro vite quasi segregati in un sistema di simil-caste e con il sottofondo dell’onnipresente voce di Blogger Bob, una sorta di incrocio tra il Grande Fratello e una perenne (e obbligatoria) televendita. Il protagonista affronterà, in una continua salita dai piani più bassi e degradati, costantemente infiltrati dai repellenti blattidi, fino ai livelli più elevati, un viaggio semi-allucinato e spesso grottesco.

Permeato da un ambiente che a tratti ricorda lo steampunk, ma senza l’eleganza rassicurante degli ambienti ottocenteschi, il protagonista attraverserà i vari piani spesso in mezzo a tubazioni, sbuffi di vapore, schermi con trasmissioni ininterrotte e tecnologia non tanto raffinata quanto onnipresente.

Ma ciò che davvero caratterizza il Condominio sono i suoi abitanti. Bizzarri, repressi (l’onnipresente corpo di polizia/riparazione non consente deviazioni dalla “norma”), quando non decisamente squilibrati, gli inquilini rappresentano un’umanità variegata e in gran parte rassegnata in cui improvvisi scoppi di violenza individuale paiono quasi la norma.

Un viaggio, attraverso questa umanità, che è contemporaneamente fisico (l’ascesa nel Condominio), sociale (dalla “periferia” dei piani bassi attraverso i piani medi fino a quelli più agiati) e “creativo”, da chi legge le storie ma vorrebbe di più a chi quelle storie le scrive e sa che dall’altra parte dello specchio le cose sono un po' diverse da come le si potrebbe immaginare. E mentre il protagonista sale sempre di più, violando tutte le regole della società Condominiale, la follia prende sempre più corpo nella sua mente, fino alla scoperta della vera natura del luogo in cui è sempre vissuto.

Il viaggio è scorrevole, le oltre 300 pagine volano via tra le peripezie del protagonista e la prossima, bizzarra sorpresa che il Condominio riserva appena dietro l’angolo.

Condominio 9 non è semplicemente una celebrazione dei fumetti, non è una storia nerd, non è una storia di riscatto. E’ ciò che un occhio disincantato vede quando guarda al funzionamento di un’industria (i fumetti sono anche questo, come ogni forma espressiva di massa) della quale noi, i lettori, ogni volta che partecipiamo a una manifestazione come una fiera del fumetto, vediamo solo l’aspetto più luccicante e, per certi versi, patinato. Condominio 9 è questo e molto di più.

La prossima volta che andrete in fumetteria, in edicola, in una fiera di settore, la prossima volta che leggerete del Grande Autore che sta per arrivare sulla vostra serie preferita e scriverà storie nuove (nuovissime!), la prossima volta che vedrete appassionati riprodurre con precisione certosina il costume di quel famosissimo personaggio, fermatevi un attimo.

Guardatevi intorno e riflettete: siete certi di essere usciti dal Condominio?

Le prime pagine: http://www.phasar.net/docs/Estratto_Condominio_9.pdf

La pagina Facebook: https://www.facebook.com/condominionove/