Il genere umano è sbarcato su Venere, una colonizzazione dovuta al sovraffollamento della terra. Le condizioni di vita sono dure tanto nelle colonie quanto nel pianeta madre, ma ci sono delle speranze per il genere umano. Viene infatti scoperto Gateway un asteroide su cui una misteriosa e antica razza aliena, gli Heechee, ha stipato migliaia di navicelle, che hanno rotte preordinate e sconosciute. E così uomini pronti a tutti, “i cercatori”, partono alla ventura su queste navicelle, con la speranza di scoprire nuovi mondi e riportare qualcuno degli enigmatici manufatti alieni degli Heechee, che vengono pagati una vera e propria fortuna e che potrebbero cambiare per sempre la vita dei loro scopritori.

Robinette Broadhead, detto Bob, è uno dei cercatori, che abbandonando la sua vita di minatore decide di investire la sua piccola fortuna per arrivare fino a Gateway e di lì tentare la sorte nel più misterioso dei viaggi.

La porta dell’infinto di Frederik Pohl viene ripubblicato da Fanucci nella collana Chrono, e si tratta a tutti gli effetti di una pietra miliare della fantascienza di ogni epoca, un romanzo che alla sua uscita ha vinto tutti i premi di critica e pubblico (Hugo, Nebula, Campbell, Locus).

Ma soprattutto si tratta di un romanzo ardito e strutturato, di grandissimo impatto e dotato di un fascino intramontabile. La storia si muove su due diversi piani temporali, seguendo le vicissitudini di Bob “il cercatore”, sia all’inizio della sua avventurosa vicenda e sia dopo, quando ormai reduce da alcuni viaggi e dotato di una consistente ricchezza comincerà una serie di lunghi colloqui con un computer-psichiatra Sigfrid Von Shrink. Colloqui in cui emergeranno lentamente elementi inquietanti e drammatici.

Nel romanzo di Pohl c’è tutto: il mistero, l’avventura, una struggente storia d’amore, una attenta critica sociali. Corpi estranei nel continuum narrativo come spezzoni pubblicitari, regolamenti, regole di condotta, ecc tratteggiano una società complessa e coinvolgente. La sua scrittura è fluida e ricca, i personaggi ben costruiti e realistici, con inaspettati e struggenti risvolti intimistici.

Ma su ogni altra considerazione vi è la grande inventiva di un maestra della Space Opera, che ci ha regalato un romanzo assoluto. Un classico senza tempo.