In questi giorni Il Giallo Mondadori pubblica Tutto quel rosso, seconda attesissima prova di Cristiana Astori come autrice di romanzi lunghi. Una trama del tutto originale che innesca il ricordo di Profondo Rosso in maniera sottile e non pedante. Come potrebbe essere altrimenti? Torna Susanna Marino in un intrico d’angoscia e suspense che pulsa di atmosfere da “Thrilling”.

Rivedere il film mi ha suggerito alcuni spunti di riflessione sulla miglior narrativa gialla italiana di oggi della quale Cristiana è una delle più convincenti interpreti.

         

Il thrilling italiano è, a mio avviso, una delle fonti di maggior ispirazione dei giallisti della mia generazione e delle successive. Forse perché io considero gli anni ’70, anni di formazione, forse perché, allora, di cose interessanti ce n’erano davvero molte. Quando penso a un giallo italiano, benché non manchino esempi letterari illustri da sempre, vedo come modello il cinema di quelle stagioni. Tra tutti i film che periodicamente rivedo per “capire un po’ le regole del gioco” Profondo Rosso di Dario Argento resta un cult.

    

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