Dopo la conclusione nello scorso febbraio di Dr. Morgue, la miniserie a fumetti in sei volumi bimestrali pubblicata da Star Comics, che ha visto come protagonista il coroner anti-eroe per eccellenza, finalmente Rita Porretto e Silvia Mericone ci sveleranno i più reconditi segreti di Yoric Malatesta.

Dal 15 Maggio la StarComics presenterà cinque episodi on-line, raggruppati sotto il titolo Montreal, che ci accompagneranno con cadenza mensile sino ad Ottobre, data di uscita dello SPECIALE di 144 pagine dedicato a Dr. Morgue, disegnato da Francesco Bonanno, con la partecipazione speciale di Carmine Di Giandomenico alla copertina e che sarà disponibile in occasione di Lucca Comics & Games 2012.

Tutti gli episodi saranno visionabili gratuitamente on-line, http://www.starcomics.com/Dr.Morgue/, in ognuno di questi, ritroveremo suspense, mistero e le battute pungenti dello spaccamorti, che hanno caratterizzato la serie.

Il progetto Montreal è stato scritto e realizzato nel lontano 2007, quindi i lettori troveranno parecchie curiosità, qualche piccola incongruenza e forse uno Yoric più acerbo sotto il punto di vista del tratto. I personaggi che invece gravitano intorno a questo primissimo Dr.Morgue sono sempre gli stessi, tra cui l’immancabile ispettore Warren e avremo anche modo di vedere il primo incontro tra Yoric e Laverne.

La storia viene messa online per non lasciare “in astinenza” i fans di Malatesta e ci farà entrare nel vivo del suo mondo così come è stato presentato ormai cinque anni fa, quando le autrici avevano in mente una storia “corale”, per poi rendersi conto che Yoric... rubava prepotentemente la scena e non poteva essere lasciato nelle retrovie.

Ecco la trama: Un incidente a catena, la responsabile che fugge in preda al delirio, il ritrovamento di una vittima e la storia di Yoric torna nuovamente agli inizi. Lo “spaccamorti”, appena approdato a Montreal, si trova a dover risolvere il suo primo caso. Un primo mistero che, a sua insaputa, già lo coinvolge nelle cospirazioni di questa città maledetta. La vittima, una donna caucasica dall'età stimata tra i 50 e 55 anni e dalla corporatura media, viene ritrovata esanime nel Park di Mont Royal avvolta nel suo abito da sera. E la vittima ha un nome: Avvocato Emily Corcoran.

Già in questo primo episodio che ci conduce a ritroso nella vita dello spaccamorti, Malatesta si distingue dai colleghi, persone troppo grette per capire le dinamiche dell’omicidio, gli indizi che inevitabilmente rimangono sulle vittime e, soprattutto, troppo distratti per cogliere le sfumature della morte. Sarà l’Asperger e la parziale incapacità di relazionarsi agli altri, o forse sarà il vuoto che la morte di Hanna ha creato nella sua anima, a rendere Yoric più sensibile alla morte? Una sola cosa è certa, alla fine di ogni giornata c’è solo un sentimento che riecheggia in Yoric: la paura.

Yoric Malatesta, alias dr. Morgue, è un coroner italo-canadese presso il Bureau du Coroner di Montréal; il suo lavoro consiste nel risolvere spinosi casi di omicidio, effettuando autopsie e coordinando le operazioni della SPVM, la polizia comunale.

I colleghi lo chiamano “spaccamorti”, per sottolineare in maniera colorita la sua disciplina e forse anche il suo aspetto. Yoric infatti è un uomo di oltre due metri, che non può certamente definirsi bello, considerando anche la lunga cicatrice che gli sfigura il volto. Tuttavia, a dispetto del soprannome e dei modi particolarmente burberi, il Dr.Morgue preferisce stare dalla parte di chi muore: sembra infatti “dialogare” con la morte, interpretando gli equilibri biochimici e le tracce latenti presenti su un cadavere, praticando così una specie di autopsia psichica.

Yoric ha l’Asperger, una condizione definita autismo ad alto funzionamento, ma come direbbe lui “non è una malattia mortale, le probabilità di morire sono le stesse di una persona normale”. Le sue difficoltà, talvolta, si manifestano nell’interazione sociale e nella mancata interpretazione di segnali non verbali.

Ha un gatto di nome Gatto come nel film “Colazione da Tiffany”, una passione smodata per il cinema, i documentari e gli animali (tutti, tranne le donne).

Il Dr.Morgue non è un santo, né un uomo infallibile. È la dimostrazione che non serve essere eroi per compiere azioni straordinarie.