Era il 1976 quando il romanziere statunitense regalava al suo già folto pubblico di lettori il terzo libro con protagonista un’icona dell’avventura: Dirk Pitt.

Quel Recuperate il Titanic! (Raise the Titanic!, 1976) era destinato a divenire un romanzo di culto, grazie anche al fatto che nel 1980 divenne il film dal titolo Blitz nell’oceano (Raise the Titanic) con un cast di grandi attori.

Edito in Italia dalla Rizzoli - ristampato più volte dal 1977 al 2003 - oggi la Longanesi ripropone ai fan di Cussler questa avventura storica.

Dalla quarta di copertina:

14 aprile 1912. Mentre a bordo del Titanic tutti si godono la serata e la musica dell’orchestra, un passeggero del ponte A, sconvolto, costringe sotto la minaccia di una pistola uno steward ad accompagnarlo nella stiva, perché deve recuperare a tutti i costi qualcosa di molto importante, qualcosa da cui sembra dipendere la sua vita...

1988. In un mondo ancora preda della Guerra Fredda, una task force segreta che risponde direttamente al presidente degli Stati Uniti sta lavorando al misterioso Progetto Siciliano, per mettere a punto un avanzatissimo sistema di difesa antimissilistico, che potrebbe neutralizzare per sempre il pericolo sovietico. Elemento fondamentale per la sua realizzazione è il bizanio, un minerale ormai introvabile in natura. Tutto quello che se ne sa è che il Titanic, nella sua stiva, potrebbe contenerne un quantitativo utile. Ma la nave è sepolta in fondo all’oceano da oltre sessant’anni e nessuno può raggiungerla. Nessuno tranne Dirk Pitt e gli uomini della Numa.

Inizia così un’avventura travolgente, che vede Pitt combattere non solo contro le forze della natura, ma anche contro i servizi segreti sovietici, disposti a tutto pur di impedire agli americani di realizzare l’ambizioso e risolutivo progetto. E quando il celebre relitto verrà individuato, Pitt scoprirà che la sua stiva nasconde più di un segreto...

    

Ecco una breve anteprima.

«Alle diciannove le condizioni atmosferiche si erano deteriorate al punto da non lasciar più speranze di miglioramento. Il barometro era sceso sotto i 1009 millibar e stava scendendo ancora a precipizio. Il Titanic cominciò a beccheggiare e a rollare e a imbarcare acqua in quantità sopra i masconi e le paratie della stiva. La visibilità, sotto la coltre della notte e la pioggia incessante, diventò quasi nulla. Gli uomini dei rimorchiatori riuscivano a vedere la nave solo di tanto in tanto, quando un lampo ne illuminava vagamente la sagoma spettrale. La loro preoccupazione principale però era il cavo che spariva nei flutti impazziti e vorticosi a poppa. La costante tensione della sagola di salvataggio era enorme; ogni volta che il Titanic subiva l’assalto furioso di un’ondata di proporzioni gigantesche osservavano sgomenti il cavo che si arcuava fuori dall’acqua e strideva quasi in una protesta agonizzante.»

 

Recuperate il Titanic! di Clive Cussler (Longanesi), 450 pagine, euro 9,90 - ISBN 9788830426788 - Traduzione di Paola Montagner