Keiko è una scrittrice di successo in crisi creativa, sono anni che la sua ispirazione sembra essersi dissolta, ma forse in fondo c’è ancora la possibilità di un ultimo capolavoro, è questo quello che pensa il suo editore quando gli comunicano che la scrittrice è sparita nel nulla e ha lasciato dietro di se un manoscritto. Ma in realtà nulla è quello che sembra… non si tratta di un romanzo, ma bensì di una storia vera, di una storia crudele. La storia di Keiko che a dieci anni è stata rapita da un giovane uomo. Un sacco nero sulla testa in uno dei quartieri a luci rosse della città e poi un anno di buio, da cui la ragazzina riemergerà silenziosa e misteriosa, senza svelare nulla del suo rapporto ambiguo e sconcertante con il suo rapitore.

Una storia crudele della scrittrice giapponese Natsuo Kirino è pubblicato in Italia dalla Giano editore nella splendida collana blugiano. Si tratta di un romanzo inquietante e sorprendente, che getta una luce livida e spietata su una fredda anoressia dei sentimenti che sempre più spesso coinvolge le società più moderne ed evolute come quella giapponese.

La scrittura si dimostra lineare, forte, intensa, spesso evocativa nella normalità e quotidianità delle sue descrizioni. I personaggi sono inevitabilmente tormentati e complessi. Sebbene a un primo sguardo possano apparire uniformi e inquietanti come un cielo grigio, in realtà piccoli gesti e impercettibili variazioni fanno comprendere che in quel cielo grigio esistono una moltitudine di sfumature, una gamma indefinibile e indefinita di emozioni umane che muoiono lentamente in una vorticosa apatia emotiva. Nella cultura giapponese la cerimonia del te è uno degli elementi culturali più forti e vissuti, questa cerimonia si compone di gesti apparentemente semplici ma in realtà rigidamente codificati e maniacalmente eseguiti, ma che racchiudono in se un sentimento prepotente e significativo di eleganza e bellezza. Allo stesso modo questo romanzo si compone di impercettibili variazioni che ne manifestano eleganza e intelligenza.

La Natsuo realizza un libro splendido, complesso e strutturato, che richiede partecipazione per comprendere e vivere drammi e mondi a noi estranei.

Una lettura sorprendente e coinvolgente che nutre le nostre emozioni.