È il 1936, l'Europa è scossa dal Fronte Popolare francese e dalla Guerra civile spagnola... Fjodor, un giovane generale dell'esercito zarista rifugiatosi a Parigi e sua moglie, un'artista greca di nome Arsinoé, prendono parte anch'essi al caos generale. Mentre lei simpatizza con i vicini di casa comunisti, lui svolge missioni segrete, divertendosi a confondere le acque. Non tenta neppure di nascondere il fatto di essere una spia, ma tiene celata l'identità di coloro per cui opera. Lavora per i russi bianchi anticomunisti? Per i sovietici, loro avversari? Per i nazisti? Per tutti e tre gli schieramenti? Quest'uomo misterioso, che ama profondamente la moglie ma che tuttavia, sembra pronto a sacrificarla in nome di un sordido intrigo, sa almeno da chi prende ordini? L'idea del film nacque a Eric Rohmer, maestro del cinema francese emerso dalla prolifera corrente della Nouvelle Vague, leggendo un articolo che raccontava del rapimento, nel 1937 a Pa­rigi, del Generale Miller, Presidente dell'associazione russa ve­terani di guerra. Del misfatto fu accusato il generale Skobline, un agente doppiafaccia, ma anche lui scomparve di lì a poco. "Mi so­no servito della storia per riela­borarla, reinterpretarla, inventare dei personaggi ad hoc, i dialoghi e le situazioni che portarono a ta­le tragica conclusione", racconta l'autore di capolavori come Il rag­gio verde e La nobildonna e il granduca. Agente speciale è un film di spionaggio atipico: poche scene d'azione e molti dialoghi, in perfetto stile Eric Rohmer. Pro­tagonisti della pellicola l'attore franco-ukraino Serge Renko, atti­vo soprattutto in teatro e l'attrice greca Katerina Didaskalou. "È stata la mia unica scelta" raccon­ta il regista "il suo agente mi ha recapitato due cassette su di lei. Con la prima ho pensato che fos­se molto bella, e con la seconda mi sono convinto che Arsinoé non poteva essere che lei".