Lia Volpatti è anche (vedi scheda in fondo) membro della Giuria Letteraria del Noir in Festival di Courmayeur, insieme a Cecilia Scerbanenco (Presidente), Valerio Calzolaio, Loredana Lipperini, Cesare Martinetti, Carlo Oliva, Gianfranco Orsi, Sergio Pent, Sebastiano Triulzi, John Vignola.

In occasione del Premio Scerbanenco 2011 la nostra inviata speciale Marilù Oliva l'ha intervistata.

Ricordiamo inoltre che fino al 20 novembre (vedi notizia in notizie/11836/)sarà possibile votare il proprio romanzo preferito (tra i 15 noir finalisti) per determinare la cinquina dei finalisti concorrenti all’edizione 2011 del Premio Giorgio Scerbanenco — Courmayeur Noir in Festival — La Stampa, romanzi tutti italiani editi nell’anno e scelti tra quelli iscritti quest’anno dal comitato selezionatore della Giuria Letteraria del festival. A questo link http://www.noirfest.com/scerbanenco.asp

Parliamo del Premio Scerbanenco, all’interno del Courmayeur Noir Festival. Un premio di indiscusso prestigio che ha però suscitato molte polemiche per quanto riguarda il sistema delle votazioni. Le opere in concorso attraversano tra momenti di valutazione. Alla prima selezione quali sono i requisiti imprescindibili di un romanzo, per finire nella rosa dei semi-finalisti (nel caso specifico di quest’edizione sono stati 15), oltre al genere?

Allora... sono vent'anni che si scatenano queste polemiche. Per gli esclusi il sistema di votazione non potrà mai essere giusto... Per quanto riguarda le scelte della Giuria Letteraria, i requisiti richiesti sono i soliti. Appartenenza al genere, prima di tutto (e anche qui si potrebbe aprire una discussione perché c'è un po' di confusione sulla vera connotazione del genere)... qualità della scrittura, sostenibilità e credibilità della trama, ecc. Io sono rigorosa sul genere. Il noir in teoria è una situazione psicologica. Il noir non è il tossico che col motorino va al parco Lambro ad accoltellare il pusher... NOOOO. Il noir dei grandi maestri (Jim Thompson, Highsmith, Woolrich, ecc.) si addentra nella disperazione, nella solitudine dell'individuo... il noir esplora l'area dell'ambivalenza tra il bene e il male. E non ricerca effettacci.

L'intervista integrale la trovate in rubriche/11821

Lia Volpatti Milanese, giornalista, ha lavorato per 25 anni in Mondadori, prima alla Redazione degli Oscar, dove ha curato la collana "Gli Oscar del Giallo", poi alle redazioni di "Giallo" e "Segretissimo". Ha tradotto dall'inglese e dall'americano per Mondadori e Rizzoli circa 80 romanzi polizieschi. Con Oreste del Buono ha scritto Il Dizionario dei Detectives (2 voll., ed. Mondadori). Sul braccio di colei (Baldini & Castoldi), Il terrore corre sul Nilo, scritto per Hobby & Work con Lucio Nocentini.

Ha inoltre curato varie antologie, tra cui Mille e una luna (Mondadori).

Nel saggio Il segreto di Agatha (Alacran, 2006) si è confrontata con il mito di Agatha Christie in un'immaginaria intervista. Con Gian Franco Orsi ha scritto i saggi C'era una volta il giallo I — L'età d'oro del mystery e C'era una volta il giallo II — L'età del piombo (Alacran Edizioni).

L'Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali le ha conferito il Premio Internazionale alla Carriera per il Giornalismo (MS dal DizioNoir).