Nel 1936, la 205° squadriglia della Regia aeronautica adottò come stemma tre sorci verdi. "Ti faccio vedere i sorci verdi" da allora significa dare filo da torcere, sconfiggere, umiliare. Negli ultimi venti anni la Lega Nord ha certamente fatto vedere “i sorci verdi” all’Italia. Le sue campagne, i suoi motti, la sua propaganda hanno permeato il sentire popolare affermando una vera e propria egemonia culturale.

Sorci verdi è un’antologia composta da diciassette racconti scritti da altrettanti autori - Giulia Blasi, Annalisa Bruni, Giuseppe Ciarallo, Giovanna Cracco, Alessandra Daniele, Girolamo De Michele, Valerio Evangelisti, Angelo Ferracuti, Fabrizio Lorusso, Davide Malesi, Stefania Nardini, Valeria Parrella, Walter G. Pozzi, Alberto Prunetti, Stefano Tassinari, Massimo Vaggi, Lello Voce - che si sono ritrovati insieme quando le amministrazioni leghiste del Nordest hanno cercato di mettere al bando i libri di diversi autori italiani. Nacque allora Scrittori contro il rogo, all'interno del quale è scaturita l'idea di questo libro.

Questo libro, i cui eventuali utili saranno destinati a sostenere la biblioteca del carcere di Padova, rappresenta una narrazione collettiva di umori, pensieri profondi, desideri e speranze di una parte del nostro paese che ha coltivato ansie xenofobe, sogni di secessione ma che si è anche radicata nel potere politico locale e nazionale.

Come è nato il progetto?

È emerso dalle discussioni fra alcuni degli scrittori mobilitatisi contro il prospettato bando di vari testi dalle biblioteche nordestine, che io ho definito il Bando del Brenta.  Ci siamo detti:  il miglior modo per combattere chi vuole bandire i libri è scriverne un altro.

L’antologia è collegata al movimento “Scrittori contro il rogo”, che sorse appunto quando le amministrazioni leghiste del Nordest cercarono di mettere al bando alcuni libri. Dopo l’esperienza nazista del Bücherverbrennung si pensava che nessuno si sognasse più di proporre questi gesti distruttivi...

Chi lo pensava, peccava d'ottimismo. Un peccato che può essere mortale, e la spaventosa regressione politica, economica, e culturale in atto lo dimostra. Mai abbassare la guardia.

Diciassette racconti inventati che prendono spunto da una certa Italia reale. Leggendo l’antologia e ripensando ad alcuni fatti di cronaca e politica, delle volte si ha la sensazione che alcuni atteggiamenti leghisti si prestino particolarmente allo sberleffo...

Sì, ma è uno sberleffo amaro, rivolto a una realtà spesso più truce che ridicola. Alcune delle reali iniziative leghiste sono anche più grottesche di qualsiasi invenzione satirica.

Una provocazione: 3 cose astratte che manderesti al rogo.

Al rogo nessuna,  emettere certe sentenze è prerogativa esclusiva di padre Nicolas Eymerich. Ci sono però alcune cose al cui funerale vichingo parteciperei ben volentieri, prime fra tutte il Capitalismo che s'è fatto religione, le discriminazioni di ogni tipo, e la perenne guerra neocoloniale. Philip K. Dick aveva già previsto l'espansione fino all'Iran d'una simile guerra, nel suo racconto ''Breakfast at twilight'' del 1953, nel quale si parla anche di libri vietati e requisiti.

Secondo te perché l’ideologia leghista ha ricevuto numerose adesioni in precise zone territoriali?

Perché sfrutta come un parassita i precedenti, atavici pregiudizi anti-meridionali presenti in certi luoghi, retaggio di epoche oscure di isolamento e ignoranza, e che andrebbero eradicati, ma che a molti invece fa comodo coltivare. Anche a danno degli stessi italiani del nord, che si cerca di distrarre dai loro reali problemi, e dai reali responsabili di questi problemi, con la caccia ai capri espiatori di turno, e con truffaldine promesse secessioniste.

La letteratura può passare dalla denuncia alla riscossa vera e propria? In questo senso, quali potrebbero essere gli effetti benefici di “Sorci verdi”?

La buona letteratura è già riscossa.  È un atto di liberazione dei territori dell'immaginario, è un veicolo di consapevolezza. Ma fra gli effetti benefici non posso promettere la ricrescita dei capelli.

Le domande spostano l’attenzione: da curatrice di questo progetto a redattrice di Carmilla: le tue Schegge pubblicate tra domenica notte e lunedì sono ormai un appuntamento irrinunciabile per molti web-nauti. Mi racconti qualcosa dei tuoi brani?

Non c'è molto da raccontare. Mi viene un'idea, e se mi pare buona appena posso mi siedo, e la scrivo, dall'inizio alla fine. Tutto qui. 

Ci saluti con una citazione?

Chiudo con una di Philip K. Dick tratta da una sua lunga intervista del 1977, e che mi pare la chiosa ideale per l'argomento di cui abbiamo parlato: “Fascism is the enemy, wherever it appears”.