L’avevamo lasciato tra la calma della pensione e un’offerta di rientro nel Dipartimento di polizia di Los Angeles. Ora Harry Bosch, il detective creato dalla penna di Michael Connelly, è tornato in azione. Nel nuovo romanzo, infatti, appena uscito negli Stati Uniti e intitolato The Closers, Bosch ritorna a indagare dopo tre anni di assenza dalla polizia, sotto un nuovo capo e in una squadra speciale, incaricata di risolvere i casi rimasti sospesi e irrisolti - da cui il nomignolo “closers” per gli appartenenti alla squadra: loro compito sarà infatti quello di “chiudere” i casi più duri rimasti insoluti, dal 1960 ad oggi. In particolare, Harry e la sua ritrovata partner Kizmin Rider dovranno occuparsi del caso di una ragazza di 16 anni, uccisa 17 anni prima. L’esame del DNA sembrerebbe inchiodare il camionista Roland Mackey, un tempo membro di una banda di skinheads che si divertiva a terrorizzare neri ed ebrei. Ma la realtà, come spesso accade, non è quella che sembra. E la tecnologia, stampella provvidenziale per il lavoro di un poliziotto, può essere ingannevole e fuorviante, anche se necessaria - così come necessario è stato per Harry rientrare in servizio, per ridare equilibrio alla propria vita e al proprio io. Una nuova, avvincente avventura dell’eroe di Connelly, che certo non deluderà i suoi fan.