Il dottor Thurston e sua moglie Mary amano trascorrere le serate nella loro residenza nella campagna inglese conversando sui più disparati argomenti con un gruppo di amici fidati. Ma un venerdì d’autunno il loro party finisce in tragedia. Alle undici di sera, come d’abitudine, Mary Thurston va a coricarsi, ma pochi minuti dopo si sentono delle terribili grida provenire dalla sua camera da letto. Il padrone di casa e gli ospiti accorrono sul posto e, trovando la porta chiusa a chiave, decidono di sfondarla. Ma ormai è troppo tardi: la donna giace sul letto con la gola squarciata. Il fitto mistero che avvolge questo caso attira sul posto tre famosi investigatori dilettanti: Lord Simon Plimsoll, monsieur Amer Picon e monsignor Smith. I tre svolgono ciascuno le proprie indagini giungendo a differenti conclusioni, mentre il metodico e pacioso sergente William Beef, per cui il pub locale è quasi una seconda casa, sembra da subito fin troppo convinto di avere la soluzione in pugno. Chi di loro ha visto giusto? Pubblicato originariamente nel 1936, questo celebre mystery è reso ancora più intrigante dal fatto che le figure dei tre detective sono modellate su quelle di Lord Peter Wimsey, Hercule Poirot e Padre Brown.

Un caso per tre detective di Leo Bruce (Polillo Editore - “I bassotti” n. 87) pag 272 - € 13,90 - ISBN: 978-88-8154-360-1 - Traduzione di Giovanni Viganò 

Leo Bruce (1903-1979), ovvero l’inglese Rupert Croft-Cooke, dopo la laurea all’università di Buenos Aires si occupò di commercio di libri antichi e girò l’Europa soggiornando a lungo in Francia, Germania, Svizzera e Spagna. Durante il secondo conflitto mondiale lavorò per l’Intelligence britannica operando da Bombay, in India. Si occupò di critica letteraria per la rivista The Sketch e scrisse poesie, saggi, commedie, testi radiofonici e, soprattutto, romanzi gialli. I personaggi principali creati dalla sua penna sono due: il sergente William Beef, un poliziotto di un piccolo villaggio della campagna inglese, e Carolus Deene, un agiato professore di storia che si diletta nel risolvere misteriosi delitti. Beef apparve per la prima volta proprio in Un caso per tre detective, il romanzo d’esordio dell’autore, e fu abbandonato una quindicina d’anni più tardi dopo la pubblicazione della sua ottava indagine. Nel 1955, quando Bruce si era ormai definitivamente trasferito a Tangeri, in Marocco, fece la sua comparsa il professor Deene che sarebbe stato il protagonista di altri ventidue romanzi. Classico esponente dell’età d’oro del giallo, Leo Bruce si contraddistingue per la vena di sottile umorismo presente in tutte le sue opere.