Alba, terra di barolo e di nutella, ed è lì tra le vigne che si rincorrono perfette che Il rumore della terra che gira si sovrappone al suono delle colline che la circondano sempre più verdi e gravide di estate. Roberto Saporito sceglie di ambientare il suo nuovo romanzo (un altro eccellente colpo messo a segno in casa Perdisa Pop in uscita il prossimo 22 settembre) ad Alba, dove lui stesso vive e lavora. Ma non per questo si rinchiude nel ristretto spazio geografico offerto dalle ricchezze del suo territorio. In realtà è capace di creare una vicenda in moto perpetuo, di tenere i suoi personaggi sempre all’erta, di trasferirli continuamente. Sia sul piano temporale per far rivivere i loro ricordi e dare un valore alla dimensione dei rapporti che si consumano. E pure su quello dello spazio, inteso come luogo di più ampio respiro culturale, da New York, a Parigi. Personaggi come pezzi di un mosaico, guidati dalla mano esperta dell’autore in un percorso che li farà, anche solo momentaneamente, riavvicinare. E sempre utilizzando un personalissimo e raffinato gusto musicale e pittorico come sottofondo agli accadimenti, oltre al graffiante ed essenziale stile con cui ritrae l’insieme degli eventi. Pochi tratti per raccontare di Mattia e la sua storia di droga. Di sua sorella (l’io narrante) e dell’amore che la lega a Sabina. E infine Francesca (altro io narrante), figlia di Mattia che però non riesce a riconoscere in quell’uomo un padre. Personaggi che da sempre si danno il tormento in un rapporto di odio amore, e che si incontrano in punta di piedi, quasi come sconosciuti, per  prendere possesso di tre case lasciate dal nonno. Un’eredità che si rivela utile a tracciare dei profili di uomini e donne, e il valore delle loro esperienze anziché fare emergere quegli odi e rancori tipici (così come sono stati tramandati) di una letteratura di genere che sull’elemento eredità ha fatto la sua fortuna. Il tutto con un finale che sorprende. O almeno chi è abituato alla lettura dei romanzi di Roberto Saporito e ai tormenti dei suoi personaggi in perenne fuga.