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Il gioco di Andrea Cotti
Al momento l’attività che sento più mia è il cinema. Non a caso è da due anni che sto scrivendo il nuovo romanzo, ma avanzo lentamente perché il cinema mi occupa tempo, energia e testa.
LeggiAnni di piombo: il valore di una data
Anni di piombo sono stati definiti. Anni di una guerra ideologica urlata attraverso il fuoco delle armi, ma al tempo stesso silenziosa, mai dichiarata, che ha attraversato tutta la penisola, senza alcuna eccezione, senza distinzione tra metropoli e campagna
Leggi"La Domenica del Corriere" ed il Giallo 1920-1940 / Parte 2 di 3 - I romanzi gialli
Il lancio di Arthur Conan Doyle da parte della “Domenica del Corriere” è inquadrabile in una chiara volontà di offrire una pagina letteraria facilmente fruibile, ma nello stesso tempo originale. I primi racconti (i cui diritti furono acquistati direttamente dall’autore) furono pubblicati nel 1899
LeggiAnnika Bengzton
Una giornalista in gamba che crede nella giustizia e nella verità. Con i soliti problemi delle detective lady...
LeggiLa Perfezione di Raul Montanari
La storia incrociata dell’Olandese, ex-assassino malavitoso, e dell’innominato sicario al soldo dei suoi vecchi soci, che riceve l’ordine di eliminarlo mentre questi trascorre il suo tempo pescando e amoreggiando con la ragazza dell’albergo, Adriana
LeggiFrancesco Gallone, Milano è un'arma
"Milano è un'arma puntata alla mia testa.
Milano è un'arma conficcata nel mio cuore. Ho visto ragazze e ragazzi scappare da questa città, illudendosi che felicità e risposte stessero altrove. Io posso impadronirmi di Milano per tenere sotto mira la mia vita. Posso impugnare Milano e infilamela in bocca, e perdermi per sempre tra la Stazione Centrale e il Giambellino, tra le catacombe del metrò e Quarto Oggiaro. Oppure posso disinnescare Milano e provare a viverla, rendendo innocua l'immensa stanza in cui mi sveglio e mi addormento per sognare il futuro."
Perché preferisco le serie inglesi
Quello che mi colpisce subito delle serie poliziesche inglesi o, come le chiamano loro crime/detective drama, è il grigiore che pervade ogni cosa: la fotografia, gli animi, le storie e, soprattutto, i finali
LeggiNicola Verde
Per la scrittura non ho segreti particolari, né seguo riti scaramantici. L’idea la rimugino per un po’, poi mi attrezzo, faccio ricerca e alla fine parto. Faccio delle scalette, che poi, puntualmente, perdo. Le rifaccio. Mi dànno la traiettoria. Le cambio lungo la via. Le abbandono. Il romanzo lo lascio e lo riprendo. Intanto faccio altre cose. Per lo più racconti. E intanto perdo il romanzo, almeno il file con le ultime correzioni. Ma in compenso ho scritto un mucchio di racconti
LeggiFEFF 10: Casket for Rent
La strada senza ritorno delle Filippine
LeggiBarbara Baraldi. Un “fuoco” chiamato scrittura
Investo molto tempo nella creazione dei dialoghi. Credo siano fondamentali per dare realismo alle vicende, e mi piace utilizzarli per dare ritmo alla narrazione. Il dialogo è il ring dove emergono i caratteri dei protagonisti, i contrasti o le affinità: uno scontro verbale può creare più tensione che un confronto fisico
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