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Jeffery Deaver. Let's Dance
Anche quest’anno, graditissimo, è arrivato in libreria il romanzo La Bambola che dorme, il nuovo thriller del bravissimo scrittore Jeffery Deaver e sicuramente balzerà (se non l’ha già fatto) ai primi posti delle classifiche delle vendite. Puntualmente lo scrittore è venuto in Italia per presentare il romanzo ai suoi numerosi e affezionati lettori
LeggiNastja Kamenskaja - Ewa Johnsén
In tutta la sua vita non solo non aveva mai praticato uno sport, ma non aveva fatto neppure un po' di ginnastica casalinga...
LeggiElettronoir, Dal fronte dei colpevoli
E' possibile prendere in considerazione l'idea che possa esistere narrazione noir anche attraverso il linguaggio della forma canzone e, più in generale, musicale? A questa e a molte altre domande ha risposto questo gruppo esordiente di Roma
Leggi[23] La mia Gangland
Gangland è una tappa importante nella saga del Professionista. L’ho ripetuto tal numero di volte in questi che hanno preceduto la sua pubblicazione che ormai anche l’affezionato lettore avrà stampato in mente il concetto a lettere di fuoco
LeggiPerfect stranger
2 su 5
Usa, 2007, Thriller
di James Foley con Bruce Willis (Harrison Hill), Halle Berry (Rowena Price), Giovanni Ribisi (Miles Haley), Gary Dourdan (Cameron), Nicki Aycox (Grace Clayton)
[12] Nell'occhio della verità. I libri maledetti
Nel febbraio del 2OO2 si parlò molto anche di un libro che Annamaria Franzoni stava leggendo. Ma forse non l'ha mai letto
LeggiFiglio di Vetro
Racconto di Giacomo Cacciatore
Pubblichiamo un estratto di Figlio di Vetro, secondo romanzo di Giacomo Cacciatore, uscito a febbraio per Einaudi, gentilmente concessoci dall'autore. Lo si può leggere anche sulla sua fonte originaria, il sito ufficiale della casa editrice, einaudi.it
LeggiTe lo giuro (anche se non è vero)
3 su 5
di Girolamo Lacquaniti
2006, edizioni del Caffé letterario di Crema, 2006
Ne succedono anche di più strane
4 su 5
di Kelly Link
Stranger Things Happen, 2001, Donzelli, 2006
Claudia Salvatori
Mi sono ritrovata a dire cose molto personali a un pubblico di sconosciuti, con l'audacia degli attori molto timidi. E' uno dei pochi privilegi della fatica di scrivere: poter socializzare i propri mali. La vedo come un'infezione che si contrae e necessariamente si trasmette. Uso anche le interviste per liberarmi: anche QUESTA intervista
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