"L’ombra cupa del processo di Verona, cieli grigi e anime nere del 1944… Era da molto tempo che non leggevo un poliziesco così emozionante…" (Leonardo Gori)

Verona, gennaio 1944. Che cosa collega il processo a Galeazzo Ciano e agli altri “traditori” del fascismo all’omicidio di una bellissima donna di facili costumi? niente. tranne tre farfalle d’argento…

Il vicecommissario Fernando Magnani, che ha avuto diversi problemi disciplinari per via delle sue relazioni adulterine, si trova a dover indagare su due omicidi in apparenza insensati. C’è il sospetto inconfessabile che quelle morti siano collegate al processo; le autorità nazifasciste non nascondono un forte timore per gli esiti dell’indagine, senza peraltro spiegarne il motivo. Per di più, una delle vittime non solo era una donna bellissima, non solo lavorava per lo spionaggio tedesco, ma era anche l’ultima amante di Magnani. Ben presto il vicecommissario si trova nel mezzo di forze contrapposte che cercano di condizionare pesantemente la sua inchiesta: ci sono repubblichini e SS che pretendono la condanna a morte di Ciano, e c’è un gruppo clandestino di fascisti dissidenti che, viceversa, si sforza in ogni modo (sia lecito che illecito) di ottenere la sua liberazione. Sempre più coinvolto, Magnani sarà costretto a esporsi a mille pericoli pur di continuare e concludere la sua indagine, avendo in mano solo un piccolo, enigmatico indizio: tre farfalle d’argento…

Sorretto da una magistrale ricostruzione di uno dei momenti più cupi del fascismo in agonia, abilmente giocato tra personaggi immaginari e figure realmente esistite, Tre farfalle d’argento annoda con grandissima abilità la dimensione della fiction storica a quella dell’intreccio poliziesco, regalandoci un giallo che per stile, atmosfera, personaggi e colpi di scena è degno di essere affiancato ai migliori esiti di Carlo Lucarelli, Giulio Leoni e Leonardo Gori.

Tre farfalle d'argento di Roberto Santini (Hobby & Work Publishing) - Pagine: 280 - ISBN 978-88-7851-884-1 - Euro: 17,00

Di professione psicologo e insegnante, Roberto Santini vive e lavora a Firenze. Critico e studioso della letteratura di genere, ha esordito nel campo della narrativa gialla con il romanzo La re gola del male, seguito da numerosi racconti per il Giallo Mondadori e Delitti di carta. Il suo talento gli ha assicurato la vittoria in innumerevoli concorsi dedicati al mystery, tra i quali: il Premio Grangiallo di Cattolica, il Premio Ghostbusters, il Premio Orme Gialle e il Premio Giallocarta.