Rocky Giraldi è il figlio di Nico Giraldi (detto Er Monnezza), simpatico poliziotto in borghese, dagli atteggiamenti un po' ruspanti e dai modi non sempre politicamente corretti. Rocky come suo padre lavora nella polizia e dopo aver scoperto un giro di sfruttamento del lavoro minorile, cerca di scoprire l'assassino di un topo d'appartamenti...

Questa la trama del Ritorno del Monnezza, pellicola con la quale arriverà il prossimo 15 aprile sugli schermi italiani il figlio del personaggio interpretato a cavallo tra gli anni 70 e 80 da Tomas Milian, Er Monnezza. La parte di Rocky, il nuovo Monnezza, sarà interpretata da Claudio Amendola. Ci saranno anche Enzo Salvi (nelle vesti di Tramezzino, figlio di Venticello, il personaggio interpretato da Bombolo), Elisabetta Rocchetti, Kaspar Capparoni, Gabriella Labate, Paolo Triestino, Alessandro Di Carlo e Luis Molteni. Alla regia troveremo un Carlo Vanzina in piena forma.

Dice Claudio Amendola in un'intervista rilasciata al quotidinao La Repubblica: "Io ero un fan scatenato di Monnezza, come tanti della mia generazione. E non ditemi che dobbiamo tutto a Tarantino. Abbiamo sputato per decenni su questi film, ora arriva il re del cinema fico a insegnarci che erano eccezionali: non esageriamo, dai. Tutti i generi popolari hanno i loro meriti, a partire dal fatto fondamentale che hanno tenuto in vita il cinema facendo lavorare un sacco di gente. In tutti quei film con Tomas Milian c'era una tematica di fondo molto popolare. Era un Robin Hood dei poveri, contro le sopraffazioni combatte i criminali veri ed è indulgente verso i criminali da strapazzo. Erano film che pagavano lo scotto di essere di serie B perché la serie A era molto alta. Ma non c'era una via di mezzo, quel panorama che si è riformato oggi, al contrario privo tanto di grandi personalità come di B movie. I grandi nostri registi di oggi non sono grandi come quelli di ieri, si è riempito il buco in mezzo e il B movie è stato soppiantato dalle B fiction. Mi sento a mio agio nei panni di questo buono che difende i marocchini che vendono le borse finte alle bancarelle e se la prende con la bionda che parcheggia la Cayenne al posto degli handicappati senza permesso. È il segreto della semplicità vanziniana".