In quarantadue anni di vita e in dieci come killer, non gli era mai capitata una situazione del genere. Carlo Medina operava dietro la copertura, assolutamente rispettabile, dell’Agenzia K (Consulenze di mercato), società milanese specializzata in marketing management. Medina aveva un’assistente personale, Barbara, che qualche cliente particolarmente attento avrebbe potuto riconoscere come una pornoattrice piuttosto in voga negli anni Ottanta; e un uomo di fiducia, Ray, aitante nipote di un boss della malavita milanese. Solo chi frequentava certi ambienti del marketing e della finanza milanesi poteva essere a conoscenza dei particolari servizi offerti dall'Agenzia: l’eliminazione della concorrenza con ogni mezzo, dal ricatto all’assassinio su commissione.

Ma il cliente presentatosi un mese prima, alla fine di dicembre, si era rivelato completamente diverso da qualsiasi altro. “Conosco la vera natura delle sue prestazioni”, gli aveva detto Enrico Rosso, sedendosi di fronte alla scrivania nello studio di Medina. “Lei ha già lavorato per un mio socio in affari, qualche anno fa. Credo che conosca bene una sua collaboratrice di nome Nabila Rashid. Da quanto ho saputo, lei è un professionista affidabile e dotato di un certo… senso etico. Voglio che lavori per me.”

Medina si era sorpreso. Erano passati più di sei anni da quando aveva lavorato con Nabila, una sorta di Mata Hari della finanza mediorientale. Era curioso che un imprenditore milanese ne fosse al corrente. Lo aveva lasciato parlare.

“Il bersaglio…” aveva aggiunto Rosso, “sono io.”

“Vuole che io… mi occupi di lei?”

“Voglio suicidarmi, signor Medina. Ma non ho il coraggio di farlo da solo. Le pagherò qualsiasi somma, in anticipo. Mi fido di lei. Basta che lei mi uccida in modo rapido e preciso. Le indicherò il luogo, la data e le modalità.”

Era stato il primo cliente a commissionare la propria eliminazione, il che era alquanto insolito di per sé. Tuttavia Medina non immaginava che in capo a un mese, alla fine di gennaio, qualcuno avrebbe ucciso Enrico Rosso prima di lui, costringendolo a indagare sul suo assassinio.

INDIZIO 2/1

Notizie: Enrico Rosso, l’imprenditore milanese di 75 anni assassinato alla Stazione Centrale, aveva sottoscritto una ricca polizza sulla vita, di cui era beneficiaria la moglie. Le clausole della polizza comportano un pagamento anche in caso di omicidio.

INDIZIO 2/2

Rapporto della polizia: secondo testimoni, sul luogo e all’ora dell’assassinio di Rosso Enrico sono stati visti un uomo elegante sui quarant’anni, con capelli e baffi scuri, con indosso un cappotto blu, e un presunto poliziotto, tuttora non identificato.

© Andrea Carlo Cappi 2004

Racconto originale pubblicato da Lycos Italia www.lycos.it

Le puntate:

01 in racconti/9008 (dal 09 dicembre 2009)

02 in racconti/9057 (dal 10 dicembre 2009)

03 in racconti/9058 (dal 11 dicembre 2009)

04 in racconti/9059 (dal 14 dicembre 2009)

05 in racconti/9060 (dal 15 dicembre 2009)

06 in racconti/9061 (dal 16 dicembre 2009)

07 in racconti/9062 (dal 17 dicembre 2009)

08 in racconti/9063 (dal 18 dicembre 2009)

09 in racconti/9068 (dal 21 dicembre 2009)