Nell'ultimo romanzo di Cristina Zagaria in uscita il 23 settembre 2009 in tutte le librerie ed edito da Perdisa, ci troviamo a Napoli.

Quattro adolescenti decidono di compiere la loro prima rapina. A muoverli è la stessa fretta di diventare grandi, di accedere a un mondo dove tutto sembra più facile. Daniele, Francesco, Mario detto la Iena, e Capa grossa inquadrano il loro obiettivo. È Adriana, loro ex maestra alle elementari, una donna di cinquant'anni che vive con il marito, operaio della Fiat di Pomigliano in cassa integrazione. Si può diventare grandi con una rapina così?  

Ispirata a una storia vera, questa brillante novella trascende i luoghi comuni sulla criminalità partenopea, per esaminare e rivelare un modo di vivere ricco di contraddizioni: una cultura tanto anomala quanto solida e consolidata, che spesso ci illudiamo soltanto di conoscere.

Veri, sfaccettati e provocatori, i giovanissimi protagonisti fronteggiano gli adulti in un coro di voci che racconta una storia italiana, i cui attori si mostrano per ciò che sono, dicono e pensano: a muoverli è la stessa fretta di diventare grandi, di accedere a un mondo dove tutto sembra più facile. Sono ragazzi di una grande città, simili a molti coetanei, la loro unica eccezione è crescere a Napoli, dove il perbenismo sembra capace di sconfinare nel crimine in modo quasi incolpevole.

Con assoluto rigore narrativo, Perché no supera le semplificazioni della cronaca per restituire al dato reale un’autenticità possibile solo alla ricostruzione grazie alla qualità del racconto. Il risultato è un breve, penetrante romanzo, ricco di personaggi, colori e scenari: più che una storia di delinquenza, un’incursione inflessibile nella Napoli di oggi, tra vicoli e bassi, nel complesso delle immagini e degli effetti acustici della città più stupefacente del Paese.

Per ulteriori approfondimenti Angelo Marenzana ha intervistato l'autrice per Thriller Magazine in rubriche/8630

Perché no di Cristina Zagaria (Perdisa - Collana BabeleSuite  diretta da Luigi Bernardi) - Pagine 128 - Prezzo euro 9,00 - Isbn 978 88 8372 470 1

Cristina Zagaria, ha 34 anni ed è nata  a Carpi (MO). Apprezzata autrice di romanzi e inchieste, giornalista di nera e giudiziaria per il quotidiano La Repubblica ha lavorato nelle redazioni di Bologna, Bari, Roma, Milano e ora Napoli, dove vive. Ha pubblicato Miserere (Dario Flaccovio, 2006), Processo all'Università. Cronache dagli atenei italiani (Dedalo, 2007), L'osso di Dio (Dario Flaccovio, 2007).

L'altro titolo delle novità di questi giorni in casa Perdisa è il romanzo di Gordiano Lupi nel quale un soldato cubano in Angola vive un incubo di cinque anni che lo porterà a conoscere orrore su orrore, fino all'esperienza indicibile del cannibalismo. Da reduce, quel ricordo diventerà per lui insopportabile, un peso destinato a trasformarsi in brama di carne. Metodico come il più inumano degli assassini, sceglierà allora le strade povere dell'Avana per dare la caccia alle sue vittime innocenti. Creando un affascinante connubio di horror e reportage, Gordiano Lupi torna a Cuba per raccontare una parabola che afferra allo stomaco, una storia cupa sull’ossessione del male e, insieme, un viaggio impietoso in una terra che resta ancora da scoprire.

L’esplorazione della cultura di un popolo s’intreccia alle trame spietate di una guerra condotta in modo barbaro fino all’inverosimile.

Il punto di partenza è infatti l’Angola, dove i soldati cubani sono costretti a vivere un tormento assurdo e privo di logica, nel cuore di un’Africa selvaggia, tra mangiatori di scimmie, ritualità macabre e violenza efferata. A vivere l’incubo è un cittadino comune, con una moglie incinta che lo attende all’Avana e, come sorte, un percorso senza ritorno nella follia.

Asciutto, teso e lucido, il romanzo procede con ritmo inflessibile per concentrarsi sul ritorno a casa del reduce, dove la spersonalizzazione operata dalla guerra e dalle crudeltà di un regime segneranno le ultime tappe del suo destino. Rimasto vedovo, l’uomo si ciberà di innocenza, paradossalmente senza smettere la propria sensibilità, l’amore per il figlio, né il senso di colpa. Così la storia si fa emblematica, disegnando scenari in cui il macabro s’allea con la realtà, la pena con la follia, l’amore con la morte.Da uno tra i maggiori conoscitori italiani della cultura cubana, una parabola cupa sull'ossessione del male e, insieme, un viaggio impietoso in una terra che resta ancora da svelare.

Una terribile eredità di Gordiano Lupi (Perdisa - Collana Walkie Talkie diretta da Luigi Bernardi) - Pagine 128 - Prezzo euro 12,00 - Isbn 978 88 8372 376 6 

Gordiano Lupi (Piombino, 1960) ha tradotto i romanzi del cubano Alejandro Torreguitart Ruiz. I suoi lavori più recenti sono: Cuba Magica - conversazioni con un santèro (Mursia, 2003), Un'isola a passo di son - viagio nel mondo della musica cubana (Bastogi, 2004), Orrori tropicali - storie di vudu, santeria e palo mayombe (Il Foglio, 2006), Almeno il pane Fidel - Cuba quotidiana (Stampa Alternativa, 2006), Avana Killing (Sered, 2008), Mi Cuba (Mediane, 2008). Cura la versione italiana del blog "Generaciòn Y" della scrittrice cubana Yoani Sànchez e ha curato il suo primo libro Cuba libre (Rizzoli, 2009). 

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