Non è facile per me affrontare il nostro appuntamento in questo mese di maggio. Davide Lorenzelli, infatti, autore di Il Necromane (libri/8085), è un personaggio molto sopra (o sotto, vedete voi) le righe, così come il suo romanzo. Credo perciò che lascerò scorrere gli spunti un po' come nascono, scoprendo poi insieme cosa ci riserva il nostro ospite.

Benvenuto Davide, come sai il romanzo non mi ha molto convinto, l'ho trovato lacunoso su diversi aspetti, ma so che comunque hai apprezzato la recensione e ti fa piacere essere qui.

Sì,sì...

Partiamo dall'inizio, che ne diresti di introdurre i lettori, creando una sorta di "trailer" del tuo romanzo?

Non sono bravo in queste cose…i trailer li lascio all'editore… se vuoi consulta la scheda di gradimento sul retro del libro o la sinossi… c'è dentro un po' di tutto… difficile riassumere…

A me non serve consultare alcuna scheda, il libro l'ho letto. Però sai, suona strano che tu non riesca a riassumere in modo accattivante il tuo romanzo: sarà mica perchè la trama è uno dei suoi punti deboli?

Sì, sì, infatti non mi interessano molto le trame…

Il romanzo è definito, in copertina, come un thriller, secondo me però è un horror puro: indugi su elementi macabri e violenti, quasi splatter.

Sì certo… dici molto bene… secondo me il libro non è un giallo ma un horror in piena regola… e non solo per le scene "forti"… il giallo ha una sua componente razionale, logica… nel mio libro me ne sono fregato… praticamente non c'è indagine e sono molti gli elementi surreali… le spinte verso l'inverosimile… direi che tutto il libro è sempre sul filo fra verosimile e surreale…. La ricerca dello splatter?.... Sì anche questo che dici è giusto: io sono un divoratore di quel cinema, in particolare lo splatter anni '70 & '80, il libro rispecchia anni & anni di visioni…

Ma questi dettagli non avrebbero potuto essere utilizzati per rafforzare la trama e non come indugi che esaltano un certo gusto del macabro?

Beh si avrei potuto però non l'ho fatto…eh, il sangue è sangue…(possibilmente arterioso).

Poco fa accennavi a un certo genere cinematografico: il romanzo vuole essere un tributo a questo cinema?

Allora… al bis italiano, in particolar modo per quanto riguarda l'ambientazione e l'atmosfera… sai il thriller nato da Bava con 6 donne per l'assassino… praticato da Bazzoni, Lenzi, Martino… però io ho pensato al Fulci de Lo squartatore di New York, al Fulci sporco e cattivo, senza regole… lo spregio della trama, della scrittura viene da lì…

E nello specifico da dove nasce l'idea di questo romanzo?

L’idea nasce da un libro di fabio Giovannini Necrocultura, edito dalla Castelvecchi, un bel saggio sulla cultura della morte nella nostra società… in uno dei capitoli si parlava della differenza tra necrofilia e necromania… la necromania è un impulso che spinge a uccidere per trarne piacere fisico…da qui ho sviluppato un'intuizione di partenza…

Mi viene spontaneo chiederti quale fosse…

Sai che non me la ricordo??????????????

Il Necromane è un romanzo piuttosto breve, ma con molta carne al fuoco. L'impressione del lettore è che la voglia di "mettere dentro" troppo ti abbia portato a tralasciare poi che tutti i nodi venissero al pettine. Certe componenti restano sospese e non giustificate. Se tornassi indietro cambieresti qualcosa?

Toglierei la madre del prete, però a Perissinotto e all'editore piaceva e l'abbiamo tenuta.

Ora parliamo dei personaggi. C'è una popolazione piuttosto densa tra le tue pagine, ma secondo me, anch'essa paga lo scotto di essere "troppa". Molti di essi, infatti restano appena accennati o poco definiti.

Non credo che i personaggi non siano definiti, anzi… certo, ci sono personaggi di secondo piano che svolgono solo uno scopo narrativo, cioè servono alla storia per avanzare, per il resto c'è il giusto… non amo gli scrittori logorroici… mentre scrivevo tenevo sempre sclavi&manchette sul cassetto…mi piacciono gli stili concisi…

Su questo posso anche concordare, ma l'impressione è che con alcuni di essi, l'occasione sia stata sprecata: Tobia e il becchino sono due di questi.

Ma no, dai… Tobia è ok, il becchino è ok….

Sbaglio o nel tuo romanzo non ci sono i buoni? Nemmeno le forze dell'ordine sono più un punto di riferimento.

Sul fatto che non ci siano buoni non concordo… ce ne sono… Emilia è buona...anche il becchino è un buono… le forze dell'ordine?... Beh, Lucarelli nei suoi libri o nelle trasmissioni televisive non perde occasione per incensarli… a me non piacciono… visto che il libro era il mio ho cercato di far fare loro le peggio figure possibili...

Se qui rispondessi alle tue domande potremmo non uscirne più. Emilia sarà anche buona, ma io non credo troppo alle "vittime delle circostanze"… Comunque su una cosa ti devo rendere merito: sei stato molto bravo a ricreare un certo tipo di atmosfera, asfissiante e cupa, che ti tiene attaccato al romanzo fino alla fine, nonostante non tutte le domande trovano le risposte che cercano.

E' la vita, dolcezza……

Anche l'ambientazione provinciale amplifica questa atmosfera…

Non è un libro sul male della provincia… il libro non è ambientato nella provincia ma in un mondo rurale anni '70 in culo al mondo… la provincia in confronto è una metropoli… lì le notizie degli anni caldi arrivano per minuzie… la radio, la tv… le elezioni nazionali… però basta per capire… verso la fine anche quelle notizie cambiano… siamo alle soglie degli ottanta… c'è una trasformazione radicale in atto nel paese, si sta per concludere un decennio densissimo...

Come sei arrivato alla pubblicazione?

Ho fatto leggere il libro alla mia prof di tesi, Giulia Carluccio, lei era collega di Perissinotto, lui l'ha letto, le è piaciuto e la roba è finita lì… poi è spuntato Gianni (l'editore) che ha chiesto a "Perissi" dei libri da pubblicare di gente sconosciuta, gli ha passato il mio ed è andata…

Sei soddisfatto?

Meglio di un calcio nelle palle, no?

Immagino di sì… A te piace Perissinotto?

E' un bravo ragazzo, serioso…

Qual è il pezzo che ti sei più divertito a scrivere?

Le scene splatter e dove scopano…

Su quale hai fatto più fatica?

L'inizio… prima di questo libro avevo alle spalle solo raccontini e soggetti sconclusionati… roba brutta forte… dovevo imparare l'abc della scrittura… grammatica compresa… Tu la sai la grammatica?... Ti ricordi il complemento predicativo dell'oggetto e quello del soggetto?...Io non sapevo nemmeno che esistevano… si vede che quando andavo a scuola io non li avevano mica inventati…

Siccome sono un po' più giovane si vede che quando andavo a scuola io li avevano inventati, perchè me li ricordo. Quindi ti sei scontrato con il "blocco da incipit"?

Beh, il blocco di sbagliare i congiuntivi, quello ecco… si…

Perché leggere Il Necromane?

Ti piace lo splatter…ami Fulci, Bava, il bis italiano e leggi Nocturno cinema, la più bella rivista di cinema (e non solo) che si fa in Italia?… Se rispondi sì allora puoi provarci… se ti piaciono Lucarelli, Perissinotto o Connelly risparmia 14 e 90 euri…

E chiudiamo con la più classica delle domande: progetti?

Tirare fino a settembre e passare l'esame di latino…

Nessun secondo romanzo in arrivo?

Beh, ho quasi finito un librone di 500 pagine… è un romanzo di fantascienza, credo… è la storia del nano che si vede sulla copertina di Strange Days dei Doors… praticamente questo vive facendo il nano sulle copertine dei Doors e la sera rientra a casa sfatto, stanco… una sera si attacca alla playstation 3 e ci finisce risucchiato dentro (ha sulle spalle la maledizione di una vecchia zingara che è la sosia di Patty Pravo)… lotta contro dinosauri e ninjia pixelati, ma alla fine porta a casa la pelle…. per questo libro ho una raccomandazione per una grossa casa editrice ma non voglio dire niente per scaramanzia…

ciao chiara, fai buona vita!