David Swift, docente di storia della scienza alla Columbia University, viene chiamato d’urgenza al St. Luke’s Hospital di New York: Hans Kleinman, il suo vecchio professore di fisica, è stato aggredito e torturato da uno sconosciuto e adesso è in bilico tra la vita e la morte. L’uomo che David trova è ovviamente ben diverso da quello che, cinquant’anni prima, era considerato uno dei più brillanti assistenti di Albert Einstein e che poi era diventato uno scienziato ammirato da tutti. Kleinman è in stato confusionale e ripete in maniera ossessiva due termini tedeschi — Einheitliche Felcitheorie — e una serie di cifre. David intuisce quale significato dare a quelle parole: il professore si sta riferendo alla «teoria unitaria dei campi», quella che spiegherebbe tutte le forze della natura, dalla gravità all’elettricità alla potenza nucleare. E sa pure che Einstein ha dedicato gran parte della vita a formularla, ma senza riuscirci.., O forse no? C’è comunque ben poco di teorico in quello che accade a David subito dopo la morte del suo mentore: nel giro di poche ore, viene fermato dall’FBI con l’accusa di omicidio e diventa l’obiettivo di un uomo determinato a tutto pur di scoprire quelle equazioni rivoluzionarie. Perché David è la chiave, l’unica persona che, interpretando e seguendo gli indizi criptici sussurrategli da Kleinman, può trovare la soluzione a un’ipotesi scientifica così audace e devastante che potrebbe piegare le leggi dell’universo alla volontà umana...

 

Quanto è stato soprariportato è la “quarta” del thriller L’ultima equazione

Cover originale
Cover originale
(Final Theory, 2008), romanzo d’esordio di Mark Alpert.

Nel romanzo lo scrittore ha miscelato la possibile teoria espressa dal grande scienziato con interventi dell’FBI, corse disperate per bloccare un esperimento che potrebbe essere un grande pericolo per il mondo intero, inteventi dei Delta Force e molto altro

L’autore si è laureato in astrofisica alla Princeton University con una tesi sulla teoria della relatività. È stato proprio durante gli anni universitari che si è sviluppata la sua passione per la scrittura, una passione che lo ha spinto ad abbandonare una promettente carriera scientifica per dedicarsi al giornalismo. Nel 1998 è diventato editor della prestigiosa rivista Scientific American, con il compito di spiegare ai lettori, in termini comprensibili, le sfide scientifiche più avanzate, quali la teoria delle stringhe e gli universi paralleli.

 

L’ultima equazione di Mark Alpert (Final Theory, 2008, Traduzione Roberta Zuppet, Editrice Nord, collana Narrativa, pagg. 370, euro 18,60) - ISBN 978-88-429-1573-7