Georges Simenon è stato uno degli scrittori più prolifici del XX secolo arrivando a scrivere anche ottanta pagine al giorno e a concludere un romanzo in meno di una settimana e risulta essere tuttora  il quindicesimo autore più tradotto di sempre. Nonostante la sua opera abbia intrecciato diversi generi letterari, dal romanzo popolare al romanzo d’appendice, passando dal noir e dal romanzo psicologico, è noto soprattutto per essere l'ideatore del Commissario Maigret che ha contribuito a dargli  fama e  successo.

Figlio di un contabile, Désiré, e di una casalinga, Henriette Brüll nasce a Liegi il 12.02.1903; la data di nascita resta un piccolo mistero: nato il giorno 13, venerdì, considerato di cattivo auspicio dalla madre superstiziosa, venne registrato all'anagrafe come fosse nato il 12 febbraio. Fin da bambino non gode di buona salute. E’ proprio la sua salute cagionevole uno dei numerosi motivi di scontro tra le famiglie Simenon e Brüll. In seguito ricorderà in interviste e romanzi autobiografici il  rapporto coi genitori, venerando il padre e sottolineando il difficile rapporto con la madre "morbosamente emotiva, ma insensibile alle emozioni  altrui".

Frequenta con buoni risultati vari istituti scolastici retti da gesuiti ma è refrattario alle restrizioni imposte dai religiosi che lo portano ad allontanarsi da cattolicesimo e religione. Lettore accanito è  attratto da Dumas, Dickens, Balzac, Stendhal, Conrad e Stevenson e dai testi classici.

Nel 1919 entra come cronista alla "Gazette de Liège", dove lavora per tre anni firmando con lo pseudonimo Georges Sim e a diciotto anni pubblica il suo primo romanzo.

Nel 1922, alla  morte del padre,  si trasferisce a Parigi dove inizia a scrivere utilizzando pseudonimi come: Georges Sim, Jean du Perry, Gom Gut, Christian Brulls, Georges Martin-Georges e  pubblicando racconti settimanali su varie riviste.  Le sue capacità  gli assicurano un rapido successo economico. Gli anni di scrittore sotto pseudonimo sono una sorta di apprendistato, in attesa di  dedicarsi alla letteratura impegnata.

Nel 1928 intraprende un viaggio lungo i canali navigabili francesi, da cui trae ispirazione per la realizzazione di  reportage e novelle per la rivista Détective, dove appare per la prima volta il personaggio del Commissario Maigret.

Nel 1931 Jean Renoir e Jean Tarride realizzano i primi due film tratti dai romanzi: La nuit du carrefour e Le chien jaune.

In quegli anni  sposa  Régine Renchon (Tigy)  da cui nasce Marc e a causa di una diagnosi sbagliata  si convince di non avere molto da vivere e questo lo spinge a scrivere le sue memorie, che dedica al figlio Marc e raccoglie nel romanzo autobiografico Pedigree.

Alla fine della guerra si trasferisce negli Stati Uniti dove conosce Denyse Ouimet, la sua seconda moglie,  madre dei suoi tre figli (John, Marie-Jo e Pierre). Rientrerà in Europa solo negli anni cinquanta.

Nel 1960 presiede la giuria del Festival di Cannes dove tra i fischi del pubblico vengono assegnati il premio della giuria al film L’avventura di Antonioni e la Palma d’oro a La dolce Vita di Fellini.

Dopo la separazione da Denyse Ouimet, in seguito ad una caduta si fa assistere da una governante di origini friulane, Teresa Sburelin, che gli resterà accanto sino alla morte.

Nel 1972, dopo aver pubblicato Maigret et monsieur Charles annuncia che non scriverà più, ma nel 1978, in seguito al suicidio della figlia Marie-Jo  rompe la promessa  e gli dedica il romanzo autobiografico Memorie intime.

Nel 1989 muore a Losanna per un tumore al cervello.

Donnaiolo impenitente sosteneva di aver avuto più di 10.000 donne (mercenarie comprese) tanto che Fellini gli dedicò nel  film La città delle donne il personaggio di Katzone.

Lascia una narrativa asciutta e cruda, che non si dilunga mai in descrizioni favolistiche di luoghi e persone, e  personaggi che si lasciano sempre coinvolgere in vicende drammatiche ma dal sapore profondamente umano.

Una delle tecniche utilizzate per creare le storie era aprire l’elenco telefonico a caso alla ricerca dei nomi da dare ai suoi personaggi. Una volta battezzati i protagonisti (e corredati di un’accurata descrizione)  la storia ne usciva di conseguenza…  

L'orologiaio di Saint-Paul (L’Horloger de Saint-Paul, Francia/1974) di Bertrand Tavernier (105’)

Con: Philippe Noiret, Jean Rochefort,Yves Afonso, Jacques Denis, Julien Bertheau.

Primo film di Tavernier, ancora oggi uno dei suoi migliori.

Un padre e un figlio, un delitto politico, un’investigazione frammentata tra atmosfere stagnanti e sopprassalti di vita provinciale. Tratto dal romanzo di Simenon  L’Horloger d’Everton, segna il ritorno alla sceneggiatura della coppia Aurenche-Bost

L’arresto del figlio strappa violentemente Michel Descombes (Noiret), orologiaio nel quartiere Saint Paul di Lione al suo tranquillo tran tran e lo costringe a confrontarsi col figlio e con un mondo su cui aveva chiuso gli occhi…

Maigret e il caso Saint-Fiacre (Maigret et l’affaire Saint-Fiacre, Francia/1959) di Jean Delannoy (95’)

Con: Jean Gabin, Michel Auclair, Valentine Tessier, Michelle Vitold, Paul Frankeur

Chiamato dalla contessa Saint-Fiacre, che ha ricevuto un'anonima minaccia di morte, Maigret torna al villaggio natio (Simenon è qui citato nelle vesti di un chierichetto), vicino a Moulins. La donna muore poco dopo il suo arrivo. Maigret riunisce nella magione tutti coloro che, a suo avviso, hanno una responsabilità almeno morale nella sua morte. L'affaire Saint-Fiacre, uno dei primi Maigret, è un giallo che ha al suo attivo l'ambientazione, l'atmosfera plumbea e la nostalgia del commissario che torna dopo quarant'anni nei luoghi della sua infanzia... 

 

L’insolito caso di Monsieur Hire (Monsieur Hire, Francia/1989) di  Patrice Leconte (81’)

Con: Michel Blanc, Sandrine Bonnaire, Luc Thuiller, André Wilms 

Leconte sfronda impietoso tutti gli elementi di contorno, riduce le azioni, si concentra sul volto dei due attori. Un vero duello di bravura tra i due protagonisti. Tratto da un romanzo del ’33, è uno dei migliori fra i film ispirati da Simenon.

Il solitario monsieur Hire (Blanc) passa il tempo a spiare dalla finestra la bella Alice (Bonnaire). Voyeurismo e passione assoluta. Quando spera di averla conquistata le propone di fuggire con lui in cambio del suo silenzio su un delitto commesso dal fidanzato di lei (Thuiller). Ma la ragazza non manterrà la promessa…  

 

Betty (Francia 1992) di Claude Chabrol (103’)

Con: Marie Trintignant, Stephane Audran, Jean François Garreaud, Yves Lambrecht

Betty (la compianta Trintignant tragicamente scomparsa) scacciata con vergogna dalla famiglia del marito, vaga di notte per le strade di Parigi accettando la compagnia di sconosciuti. Uno di questi la conduce in un locale di Versailles: qui la giovane si ubriaca fino a stordirsi. Il suo comportamento richiama l’attenzione di Mario, padrone del ritrovo, e di Laure (Audran),  generosa donna non più giovane,  che si prenderà cura di lei, portandola nel lussuoso albergo dove vive da tempo. Lentamente riemerge il passato della strana ospite. Dramma con improvvisi flashback che illuminano un’esistenza turbata, alle prese con problemi psicologici fin dall’adolescenza… 

Simenon in numeri

· Romanzi e scritti brevi: circa 450

· Episodi del Commissario Maigret: 103 (75 romanzi e 28 racconti brevi)

· Tradotto in 55 lingue

· Pubblicato in 44 nazioni

· Oltre 700 milioni di libri venduti

· 50 i film basati sui suoi scritti (oltre a sceneggiati televisivi e radiofonici in varie nazioni del mondo. Apprezzata dallo stesso autore l’interpretazione del Maigret di Gino Cervi (stesso abbigliamento curato nei minimi particolari e stesso sguardo bovino del suo personaggio letterario) mentre nonostante l’ottima recitazione rimproverava a Jean Gabin un vestire sciatto troppo americano.

Filmografia

Tra i numerosi film si ricordano:

· La notte dell'incrocio (La Nuit du carrefour, Francia, 1932)  Jean Renoir

· Les Inconnus dans la maison (Francia, 1942) Henri Decoin

· Panico (Panique, Francia, 1946) Julien Duvivier

· L'uomo della Torre Eiffel (The Man on the Eiffel Tower, Stati Uniti, 1950) Burgess Meredith

· La Marie du port (Francia, 1950) Marcel Carné

· Il commissario Maigret (Maigret tend un piège, Francia, 1958) Jean Delannoy

· En cas de malheur (Francia, 1958) Claude Autant-Lara

· Maigret e il caso Saint-Fiacre (Francia, 1959) Jean Delannoy

· L'Aîné des Ferchaux (Francia, 1963) Jean-Pierre Melville

· Cop-Out (Regno Unito, 1967) Pierre Rouve

· Le Chat (Francia, 1971) Pierre Granier-Deferre 

· L'evaso (Francia, 1971) Pierre Granier-Deferre 

· L'orologiaio di Saint-Paul'' (Francia, 1974) Bertrand Tavernier

· I fantasmi del cappellaio (Les Fantômes du chapelier, Francia, 1982) Claude Chabrol 

· L'étoile du nord (Francia, 1982) Pierre Granier-Deferre 

· Équateur (Francia, 1983) Serge Gainsbourg 

· L'insolito caso di Mr. Hire (Monsieur Hire, Francia, 1989) Patrice Leconte 

· Betty (Francia, 1992) Claude Chabrol 

 

Che la Cineteca di Bologna sia con voi!

http://www.cinetecadibologna.it/

http://www.bolognabruxelles.com/?q=node/9

vedi anche: notizie/7491/