New York. Quattro poliziotti della squadra narcotici vengono uccisi durante un’irruzione nell’appartamento di uno spacciatore. Francis Tierney Senior, comandante dei detective di Manhattan, decide di affidare il caso a suo figlio, il detective Ray Tierney. Tutte le prove raccolte da Ray però conducono alla colpevolezza di suo fratello Francis Jr. e di suo cognato Jimmy Egan, anche loro poliziotti…

Pride and Glory - Il prezzo dell'onore di Gavin O’Connor, ovvero storia di ordinaria corruzione in quello che da sempre è, sul piano cinematografico, il corpo di polizia più corrotto al mondo e al tempo stesso quello con più anticorpi pronti a sconfiggere l’infezione dilagante. Anche stavolta il racconto non fa una grinza e siccome come dice il saggio “tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino” oppure “il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”, quattro agenti uccisi non possono non far rivoltare come un calzino le vite di ognuno dei quattro. Saltato fuori il marcio che alligna, un patriarca poliziotto, Jon Voight in un’interpretazione breve ma di una  commovente intensità, incarica il figlio “quasi” prediletto, Edward Norton, di rimettere le cose a posto, cosa che puntualmente accadrà.

Film crepuscolare, Pride and Glory… si mette di buzzo buono ad illustrare il progressivo dissolvimento di un gruppo di poliziotti corrotti per mano di altri poliziotti non corrotti, non tralasciando il dolore di famiglie sfasciate dal comportamento dissennato dei capofamiglia o più prosaicamente dal cancro. Eppure a luci accese si rimane con l’amaro in bocca, quasi che tutte le buone intenzioni covate sulla carta fossero lì rimaste mentre a passare è uno schematismo forse eccessivo, con i buoni di qua e i cattivi di là. Manca, sembra di poter dire, un vero centro nel quale rifugiarsi, la scena madre da conservare. Pride and Glory… non è e non sarà mai il nuovo I padroni della notte.

Colin Farrell nei panni del poliziotto marcio Jimmy Egan, è il cattivo dell’anno 2008: adocchiata una tavola da stiro con il ferro acceso, pur di ottenere l’informazione che vuole minaccia di stirarci (sulla tavola…) un neonato…

In concorso alla terza edizione del  Festival Internazionale del Film di Roma.