"Tu sei uno scrittore di genere?"

"No io sono una scrittore degenere".

E' stato questo l'incipit della doppia presentazione che si è svolta 

mercoledì 10 settembre alle ore 21.00, alla libreria della Festa Democratica di Milano: protagonisti Andrea Ferrari e Francesco Gallone.

Due giovani autori alle prese con i reciproci romanzi: Andrea Ferrari presenta, infatti, Milano è un'arma, opera prima di Gallone e quest'ultimo presenta Bravo Brandelli, secondo romanzo di Ferrari.

Una coppia che ha tante cose in comune: stesso editore, stessa collana, stessa ambientazione, ma anche tanti aspetti diversi.

I due ragazzi mettono in piedi una simpatica serata, in cui si alternano al microfono e raccontano con semplicità, battute e riflessioni le loro storie.

Non c'è niente di più bello, alla presentazione di un libro, sentir parlare gli autori dei romanzi, con entusiasmo e trasparenza, senza pretese da grandi critici letterari, ma mettendosi in gioco onestamente.

Nonostante la partita dell'Italia, nonostante il comizio di Veltroni, la libreria si riempie di un pubblico attento e interessato e di curiosi che passando si fermano attirati dalle chiacchiere.

Si parla di Milano, protagonista di entrambi i romanzi, che gli autori interpretano in maniera molto diversa e personale. Milano che diviene perciò la "dama grigia" di Brandelli, di cui è perdutamente innamorato e il mondo dove tutto è possibile dell'ispettore Camporosso e della sua banda.

A partire da qui ci si addentra in una fitta rete di analogie e differenze, esperienze comuni, ma percezioni differenti, in un susseguirsi di interventi a voci alternate, battute,  a caccia di similitudini e differenze, per poi scoprire ulteriori punti in comune.

I minuti scorrono piacevolmente, senza che gli autori sembrino stanchi, nè il pubblico annoiato. Gallone scopre una sua innata propensione per il "talk show" e mentre esorta il pubblico a fare domande, non riesce a scegliere quale brano del suo romanzo leggere; nel frattempo Ferrari si ricorda all'improvviso di avere un impegno e chiude il romanzo prendendo il suo zaino, pronto per andarsene.

Cosa resta alla fine di un'ora piacevola trascorsa in compagnia di due autori e dei loro personaggi? Ma la morale della favola naturalmente: "…e mi raccomando: comprateli 'sti libri!"

Recensione di Milano è un'armalibri/6705/

Intervista a Francesco Gallone: rubriche/6761/

Intervista ad Andrea Ferrari: rubriche/5342/