5 febbraio

Degli Antoni alla sbarra

Giorgio Faletti l'ha definito il thriller dell'anno e L'udienza è tolta (Fazi Editore) è la seconda incursione del giornalista Piero Degli Antoni nel mondo del giallo, incursione alla quale sarà dedicata la puntata di sabato 5 febbraio di Tutti i colori del giallo, la popolare trasmissione dedicata alla suspense di Radiodue. Un omicidio. Un piccolo testimone. Un colpevole certo. O forse no... Il giudice Altero Cavalcanti passa dalla certezza dell'accusa all'insicurezza di chi ha fatto imprigionare un innocente che, dopo pochi giorni, viene trovato morto per overdose. Ma perchè si sarebbe ucciso un ragazzo ricco e potente come lui?

Questo il punto di avvio di L'udienza è tolta di Piero Degli Antoni. Forse la vicenda di questo suicidio non è così chiara come potesse sembrare e forse Niccolò Guerra è stato condannato con troppa fretta. Crollano le certezze del giudice che, contro il parere di tutti, decide di scavare più a fondo e quello che scoprirà lo farà convincere di aver sbagliato. Deve rendere giustizia alla memoria del giovane, deve trovare chi realmente ha compiuto il delitto. Per assolvere chi ingiustamente ha punito ma soprattutto per assolvere la propria coscienza. Piero Degli Antoni, nato a Bergamo, vive e lavora a Milano. E' autore dei romanzi Gli uomini preferiscono le donne e Sarò sincero, e del fortunato giallo La verità è un'altra, pubblicato da Fazi Editore, che con L'udienza è tolta costituisce un unico, ideale viaggio narrativo e morale.

6 febbraio

ll grido della catalpa

Antiquaria di professione e scrittrice per passione Giuse Lazzari si propone come narratrice di misteri in Il grido della catalpa (Passigli). Per presentare il suo libro sarà accompagnata domenica 6 febbraio a Tutti i colori del giallo da un testimonial d'eccezione come Bruno Gambarotta che si è letteralmente innamorato del suo libro.

Il grido della catalpa è un romanzo corale, ambientato tra Borgo S. Giustino, Ivrea, Londra e un'isola caraibica. Come scrive la critica Consolata Lanza, nel romanzo di Giuse Lazzari "tutto gravita attorno al funerale di Jos Asad, personaggio fondamentale al centro del mistero che fa di questo libro un giallo sui generis. Più ancora delle circostanze della sua morte, avvenuta per una caduta di bicicletta di cui si sospetta che non sia stato un semplice incidente, è lui stesso il mistero. Jos è un indiano di origine giamaicana piombato un paio di anni prima in questo angolo di Canavese dove ha seminato scompiglio, pettegolezzi, invidie legati più alla piccolezza del posto che a fatti concreti. Jos è uno scrittore dal passato turbolento, cordiale, seduttore facilmente sedotto, curioso, assolutamente impermeabile alle apparenze, del tutto privo di insicurezze sociali più ancora che anticonformista, inconsapevole del disordine che provoca. Si muove in bicicletta, vive in due stanzette spartane, eppure viene subito accolto da tutti come un pericoloso ma attraente diversivo, con il sollievo di trovarsi finalmente faccia a faccia con un diverso che non è brutto sporco e cattivo, non è l'immigrato triste alla ricerca di un illusorio benessere, anzi, unisce l'esotismo al glamour dell'intellettuale".