The Blues Brothers è una commedia musicale diretta da John Landis e interpretata da John Belushi e Dan Aykroyd.

Il film, costato circa 30 milioni di dollari, è uscito nelle sale nel 1980, inizialmente stentando al box-office.

In poco tempo, tuttavia, si è formato un vero e proprio culto intorno alla pellicola grazie al favore dei critici di tutto il mondo ed il lungometraggio, con il suo cast di musicisti e cantanti, una trama che lo rende uno show musicale a tutti gli effetti e protagonisti come Belushi ed Aykroyd, è entrato di diritto nella storia del cinema.

I due comici interpretano i fratelli Jake “Joliet” ed Elwood Blues, personaggi inconfondibili nelle loro tenute nere e negli occhiali da sole Ray Ban, inventati ai tempi delle loro prime collaborazioni al celebre show televisivo statunitense Saturday Night Live.

Modello inimitabile di road movie musicale, la commedia è totalmente imbevuta del più trascinante blues e dei suoi derivati: rhythm & blues, rock and roll e soul, con una divertente incursione persino nel country & western.

La vicenda raccontata è pretestuosa e beffarda e recupera lo spirito del precedente lavoro di Landis, Animal House, nel quale già si era presentato al pubblico, con la sua formidabile carica umana ed energia comica, il grande John Belushi.

Con l’impassibile e apparentemente pacato Dan Aykroyd, che firma la sceneggiatura del film insieme al regista John Landis, va a buon fine anche l’impresa di trovare una spalla efficace per il colosso Belushi.

La divisa da finti businessmen, costituita da un completo nero con cravatta nera e camicia bianca e da occhiali e cappello nero, che i due “fratelli blues” non si tolgono mai neanche nella sauna poi, è un’icona riconoscibile per i due proptagonisti al punto da essere stata adottata moltissime altre volte da registi e porduttori di programmi televisivi come marchio di fabbrica per i loro personaggi.

Questa in breve la storia del film: dopo l’uscita di prigione, Jake Blues e il fratello Elwood vanno a visitare l’orfanatrofio dove sono cresciuti e scoprono che naviga in cattive acque.

Se non si riusciranno a trovare entro undici giorni i 5.000 dollari di tasse arretrate da pagare infatti, la struttura sarà costretta a chiudere.

I due fratelli Blues di fronte a questa notizia non possono rimanere indifferenti, così iniziano la loro “missione per conto di Dio”.

Decidono di riunire i componenti della loro vecchia band musicale per un concerto che raccolga i fondi necessari.

Tutti gli ex componenti del gruppo si sono sistemati in altre attività ma non sanno resistere al richiamo del blues.

Tornano a suonare insieme incrociando strani personaggi e cantanti famosi e combinandone di tutti i colori.

I due fratelli riusciranno a procurare i soldi necessari e, dopo un gigantesco inseguimento in auto durato una notte intera, arriveranno all’ufficio delle imposte in tempo per salvare l’Istituto dalla chiusura.

Nel film recitano, oltre ai due comici, grandi nomi della musica alcuni, come: Aretha Franklin, Cab Calloway, Ray Charles e James Brown nella parte di personaggi del film altri, come John Lee Hooker, interpretando loro stessi.

Questi grandi artisti con la Blues Brothers band, gruppo creato per l’occasione ma che esite tutt’oggi, hanno interpretato tutti i brani della pellicola dando vita a quella che è stata considerata la colonna sonora più famosa della storia del cinema.

Del ricco cast oltre ai musicisti fanno parte anche amici di John Landis come Steven Bishop, che ha collaborato alla colonna sonora di Animal House, registi come Steven Spielberg, Frank Oz e lo stesso Landis, che regala agli spettatori una breve apparizione stile Hitchcock e personaggi vari come l’ex modella e icona degli anni ‘60 Twiggy e l’attrice Carrie Fisher, la principessa Leyla di Guerre stellari.

L’edizione presentata dalla Universal è quella definita Collector’s Edition che contiene un documentario di 50 minuti, che ripercorre tutta la storia dei Blues Brothers dalla loro creazione al film, e una versione estesa del lungometraggio.

Nel 2000 infatti, in occasione del ventesimo anniversario dell’uscita della pellicola, Landis ha deciso di integrare l’opera con alcune scene che erano state tagliate per ragioni di lunghezza distribuendo una versione del film di diciotto minuti più lunga rispetto a quella uscita in sala.

Per quanto riguarda le specifiche tecniche del Dvd, buono il comparto video che, senza sbavature e difetti, riesce a non far sentire i più di vent’anni della pellicola.

L’audio è la nota negativa del film in quanto solo la traccia in lingua originale inglese è presentata in Dolby Digital 5.1, mentre la traccia italiana è in Dolby Surround 2.1, sufficiente ma assolutamente non all’altezza del digital in lingua inglese.

A ciò va aggiunto il fatto che non sono presenti i sottotitoli in italiano, se non nelle sequenze inedite.

Ottimi gli extra.

Davvero notevole il documentario, una vera e propria perla, che mostra il dietro le quinte durante la lavorazione del film e alcune interviste molto interessanti.

Divertentissimi gli aneddoti raccontati da Landis e da Aykroyd, che ricordano John Belushi ed alcuni episodi avvenuti durante le riprese.

Alla luce di quanto detto The Blues Brothers è un film sicuramente consigliato con un’unica grande pecca, l’assenza dei sottotitoli in italiano.

Extra

Il making of, Trailer, Note di produzione, Filmografie del cast e del regista