Un ex-poliziotto segnato dal tempo e dalla malinconia, con una passione sviscerata per la cartografia e i fumetti di Hugo Pratt, questo e tanto altro ancora è Sebastiao Duval Sanchez, per gli amici SD, un detective di quartiere senza licenza, che in una Lisbona moderna ma sempre fascinosa si trova invischiato in piccoli e grandi drammi di individui fuori dagli schemi.

Il personaggio di SD Sanchez è un investigatore nuovo e complesso, creato dallo scrittore portoghese, di origini angolane, Josè Vegar, il cui ultimo lavoro Un duro sotto assedio, un antologia di tre lunghi racconti, è stato di recente pubblicato in Italia dalla casa editrice Il Filo.

Il protagonista è ben sfaccettato e dimostra un innato appeal, l’autore in più punti del suo lavoro fa diretti richiami ai duri dell’hard-boilet come i modelli inarrivabili da inseguire, e proprio su questa melodia si muove Sanchez, una melodia fatta di malinconia e silenzi, di segreti oscuri e di struggenti ricordi. La narrazione è cadenzata ed evocativa e in poche battuta tratteggia suggestivi immagini e sensazioni sfuggenti, frasi secche e battute taglienti costruiscono volti e storie passate, ma spesso l’intreccio noir e troppo semplice, forse perché l’autore è più concentrato a creare i suoi personaggi e le sue suggestive atmosfere. Complessivamente si tratta di un buon lavoro, dalla lettura veloce e piacevole, che suscita emozioni ed empatia con il lettore, ma si ha a fine libro una fuggevole sensazione, un inappagato desiderio di leggerne ancora e la curiosità di vedere il fascinoso protagonista in una storia di più ampio respiro, dall’intreccio più complesso e articolato, una storia fatta di uomini maledetti e donne perdute. Speriamo che l’autore abbia preso questi suoi racconti come una palestra, un introduzione necessaria alla creazione del suo personaggio (un ottimo personaggio), che portato su lidi più ampi può divenire un punto di riferimenti per il nuovo noir europeo.