25 novembre: L'Algeria Noir di Yasmina Khadra

Tutti i colori del giallo accende i microfoni sabato 25 novembre sui romanzi dell'algerino Yasmina Khadra, storie nerissime che parlano del suo paese ma anche del terrorismo islamico e di città dove la violenza esplode quotidianamente come Algeri, Kabul e Gerusalemme. Storie vere, scritte con uno stile duro e realistico come Morituri, Doppio bianco, Cosa sognano i lupi, Le rondini di Kabul, La parte del morto, Mondadori, Cugina K e L'attentatrice. Yasmina Khadra è lo pseudonimo dietro il quale si cela Mohamed Moulessehoul. Nato nel 1955 a Kenadsa, in Algeria, è un ex ufficiale superiore dello Stato maggiore algerino. Abbandonato l'esercito nel 2000 per dedicarsi interamente alla scrittura, solo recentemente ha rivelato la sua identità in un'intervista a Le Monde; dopo un breve soggiorno in Messico vive ora, con la moglie Yasmina e i tre figli, a Aix-en-Provence in Francia. Protagonista dei suoi primi libri è stato Brahim Llob, commissario di polizia integerrimo e al tempo stesso disilluso, ex combattente per l'indipendenza con l'hobby della scrittura. Mentre nel recente L'attentatrice al centro del vicende un giovane medico scopre che sua moglie è diventata un kamikaze palestinese e si è fatta esplodere provocando un terribile eccidio.

26 novembre: Il ritorno di Lazzaro Sant' Andrea

L'incontenibile noiristra milanese Andrea G. Pinketts racconta il

suo romanzo Ho fatto giardino (Mondadori). Il momento è indubbiamente periglioso e difficile: Lazzaro Santandrea si trova a varcare la soglia dei fatidici 26 anni (sarebbero 40 ma, essendo nato quattordicenne, la fatidica soglia lui la supera a 26). Bisogna confessare che non è con spirito ottimista che il nostro eroe affronta questo momento gravido di insidie. Tutto il funambolico universo che gli gravita intorno manda mesti messaggi di decadimento: il suo locale preferito (il Trottoir) è stato chiuso, il cane che condivideva con la gagliarda mamma ormai pascola felice nelle praterie celesti, amici, pards e compari di avventure emigrano, si dileguano, intristiscono. In una Milano sempre più grigia, sempre più ripiegata su se stessa, l'unica cosa che sembra tener desta la curiosità della gente è il mito della Bumba, la leggendaria sostanza illegale in grado di mandarti fuori di testa sul serio. Finché una mattina, sul finire delle vacanze natalizie più desolanti della storia, la fidanzata di Lazzaro (ricca e ex tossica) viene trovata uccisa. A questo punto il nostro eroe decide che è arrivato il momento di "fare giardino": "giardino" era stata la geniale combinazione pokeristica (rigorosamente di fantasia) grazie alla quale Lazzaro era riuscito, inventandosi su due piedi regole inesistenti, a ribaltare le sorti di una disastrosa partita con dei ricchi giapponesi in Costa Azzurra. Per Lazzaro gli anni passano, ma la ferrea determinazione di non piegarsi alla mestizia, all'ingiustizia e a altre cose che finiscono per "zia" resta.