Scrittore toscano dell'anno è stato eletto Massimo Biagioni, con Nada. La ragazza di Bube (Polistampa). A premiarlo, il giorno 3 novembre 2006, è stato il presidente del Parlamento Toscano, Riccardo Nencini, insieme a Giuseppe Del Carlo, consigliere segretario dell'Ufficio di Presidenza.

"Congratulazioni al vincitore e grazie per questo premio, che negli anni è cresciuto, proponendo opere letterarie caratterizzate da un rapporto molto stretto con la nostra terra toscana, e che tanto ha dato all'arte e alla letteratura", ha sottolineato il Presidente.

Come specificato nelle motivazioni, "l'opera di Massimo Biagioni ha ilmerito di averci dato, grazie a una ricerca puntigliosa, la vera storia della donna del partigiano Bube, eliminando tutte le aggiunte e le variazioni, create dalla fantasia di uno scrittore".

Il premio, assegnato nell'ambito della XIV edizione della Fiera del Libro Toscano, che si svolgerà a San Miniato (Palazzo Grifoni, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di San miniato) venerdì 17, sabato 18 e domenica 19 novembre si è arricchito di speciali riconoscimenti.

Per la libertà di stampa, non poteva mancare un premio a Mario Spezi, con Dolci colline di sangue. Il romanzo sul mostro di Firenze (Sonzogno), scritto assieme Douglas Preston. Il lavoro, per il quale il giornalista e scrittore ha conosciuto il dramma del carcere, è una sorta di controinchiesta sui delitti del mostro di Firenze, un real thriller che inizia dall'anno del primo duplice omicidio e cerca di spiegare fatti non chiari.

Premio speciale anche ad Alberto Severi, con Barber's Shop (Il

Grandevetro), opera caratterizzata da un linguaggio attualissimo ed

efficace, risultato della fusione di teatro e narrativa. Un bel racconto che si apre come una finestra, una storia che mette a nudo la realtà e che invita a guardare la Toscana con occhi più attenti.

Maila Ermini, con L'infanzia negata dei Celestini (Carlo Zella Editore), si è invece aggiudicata il Premio Selezione, grazie ad una cronaca che è approfondimento e partecipazione sofferta su una delle vicende più dolorose della Toscana degli anni Sessanta: quella relativa al noto istituto religioso di Prato, accusato d'aver maltrattato oltre duecento bambini.

Oltre ai premiati, tutti presenti alla cerimonia, facevano parte della rosa dei finalisti: Athos Bigongiali, con Il Clown (Giunti); Sergio Staino, con Il mistero BonBon (Feltrinelli); Antonio Tabucchi, con L'oca al passo (Feltrinelli).