Messa così, la vita si converte in un gioco per assicuratori in giacca cravatta e calcolatrice: moltiplicare la lunghezza di vita media per il coefficiente di pericolosità di vita che conduci e dividere per il coefficiente di rischio di ogni variabile applicabile. E cosa ottieni?

Ottieni il costo di una merdosissima oretta di felicità, ecco cosa ottieni, ed è la cifra più alta che ti possa venire in mente.

Comunque hai capito, mai fare i conti e pensare di aver calcolato tutto, quello lo puoi fare a scuola mentre risolvi un problema oppure sul lavoro mentre conteggi le ore per le buste paga dei collaboratori.

Ed io ero proprio al lavoro che controllavo Cinzia, l'ultima assunta, pettinava un rosso 8/45, testa piccola e peli radi, una delle clienti migliori: sessant'anni, due appuntamenti fissi la settimana, martedì e sabato sciampo e messa in piega, colore e taglio una volta al mese.

Qualcosa come trecento euro mensili, mance escluse.

Cinzia cotonava con perizia quel rosso 8/45 proprio come averi fatto io, e la cliente mi guardava soddisfatta, e pensavo che avrei potuto fare la mia vacanza senza patemi perché ormai le lavoranti erano tutte professionali e i negozi potevano andare avanti anche senza di me.

Io in discesa che sorrido, capelli al vento, moscerini spiaccicati sui denti.

Non l'ho vista entrare. Me la sono trovata alle spalle all'improvviso, riflessa nello specchio. Biondo naturale 901, splendido. Un viso di porcellana. Una fila di denti bianchi da pubblicità. Una voce da straniera.

Mi posso fermare, ha chiesto in un italiano stentato.

Cosa deve fare.

Forse taliare.

Le clienti indecise si mettono nelle tue mani e tu non puoi deluderle. Sono le più difficili ma anche le più stimolanti. Il bello del mio lavoro. Avrei dato il massimo.

Prego, si accomodi al lavaggio.

Le ho dato un'occhiata intensa mentre sfilava la giacca arancione, le ho guardato bene le gambe e le caviglie, ho immaginato il sedere, le tette le avevo già sbirciate prima. Nel complesso una vera bellezza, ed ero sicuro che sarebbe diventata una fedele cliente e tutto quel che ne consegue.

Vedi, stavo già facendo dei conti.

All'epoca non sapevo un cazzo sulle variabili.

Sono sempre stato un tipo molto scrupoloso e inquadrato, e questo mi ha aiutato nel raggiungimento dei miei scopi. Senza una linea di condotta si disperdono le energie e si perdono gli obiettivi.

Regole, quindi, poche e chiare.

La prima: mai provarci con le clienti.

E' semplice ma è la più stronza che puoi immaginare. Sei spacciato se non la rispetti. Immagina un parrucchiere che vuole farsi una cliente qualsiasi. L'addolcisce con le parole e gli ammiccamenti, giusto?, ma se lei non ci sta e a lui gli sale la fregola c'è poco da fare, quella diventa un chiodo fisso che anche fottendo tutto il resto del salone non riesce a levarsi. Allora fa la cazzata: dai, questa volta non ti faccio pagare dice, e magari le strizza anche l'occhio, e se lei non ha ben capito, la prossima volta gli regala uno sciampo, di quelli testati su salcazzocosa che costano un patrimonio.

Ecco, il parrucchiere ha innescato una concatenazione di eventi che rispondono a regole imprevedibili, generando un effetto valanga inarrestabile. In fondo alla valle, seppellito dagli eventi, nell'ordine:

Lavoro

Guadagno

Futuro.

Ma andiamo avanti e senti cosa succede.

Ipotesi A: la cliente cede alle lusinghe perché fa i suoi conti, e la variabile qui non c'entra un tubo. Si fa fottere e in cambio non pagherà più le sue costose sedute di bellezza, gli sciampi e tutto il resto mance comprese, e poi inizia con le pretese tipo moglie del titolare.

Appuntamento alle sette di sera per taglio e colore, e torni a casa alle dieci.

Veloce pettinata gratuita mentre passa carinamente a salutarti ogni giorno.

Le mani in testa devono essere solo quelle del proprietario, no lavoranti.

Pettinata giornaliera senza appuntamento quando il salone è gremito, che vuol dire passare davanti alle altre persone, che vuol dire generare astio e malumore, che vuol dire perdere clienti e guadagni eccetera eccetera.

Ipotesi B: la cliente, dopo innumerevoli tentativi di corruzione, ultimo dei quali l'esenzione dal pagamento di colore e colpi di luce, che al saldo sono duecentoventi euro, si sfinisce e non viene più nel tuo salone, così, oltre alla fica, ti perdi un bell'incasso mensile che si aggira su… no, basta conti, credo che tu abbia capito, la validità della prima regola è indiscutibile.