Sono on line alcune registrazioni delle fasi del dibattimento che vede imputate di associazione a delinquere, estorsione e truffa aggravata, Wanna Marchi e la figlia Stefania Nobile.

Il programma Un giorno in Pretura con e di Roberta Petrelluzzi le riporta montate e commentate per capire e conoscere meglio la vicenda.

Si parte dalle deposizioni delle numerose parti offese, ognuna con la propria esperienza: chi sperava di ottenere i numeri fortunati per vincere al Lotto, chi la soluzione per un “malocchio” ricevuto, chi ancora la guarigione da una malattia.

Tutto è nato da una puntata di Striscia la Notizia che riprendeva la telefonata fatta da una telespettatrice all'associazione Asciè che, pare, vendesse sistemi per togliere malocchi e numeri da giocare al lotto.

Da questa puntata sono partite le operazioni investigative della Guardia di Finanza chiamate proprio Operazione Tapiro di Sale (dal nome del tapiro che la trasmissione di Canale 5 voleva donare a Wanna Marchi) per capire cosa Wanna Marchi, la figlia Stefania Nobile e il "mago" Do Nascimento stessero facendo. Si è scoperto così un giro di truffa. Do Nascimento ha patteggiato in contumacia ed è stato condanato a 4 anni di reclusione. Il 3 aprile 2006 Wanna Marchi, insieme alla figlia Stefania Nobile, è stata condannata a due anni e sei mesi di reclusione nel processo-bis per truffa aggravata davanti alla prima sezione penale del Tribunale di Milano: le due donne e gli altri imputati sono stati inoltre condannati a risarcire alcune delle vittime delle truffe per un ammontare di quasi 40000 euro, oltre che a pagare le spese processuali.

Il 9 maggio 2006 Marchi, il suo ex convivente Francesco Campana e la figlia sono stati nuovamente condannati (stavolta per associazione per delinquere finalizzata alla truffa), con condanne rispettivamente di 10, 4 e 10 anni, e al risarcimento delle vittime (circa 2,2 milioni di euro).

Inoltre segnaliamo anche il volume Wanna Marchi e Il Tapiro di Sale Vallecchi, 2006), nel quale l'avvocato Giovanni Briola, ha inteso dare una prospettiva organica, documentata senza essere noiosa e ironica al punto giusto, intorno a un fatto di cronaca caratterizzato da un’alta valenza “mediatica”. Del processo sono raccontati molti aspetti inediti, insieme ad approfondimenti di tipo investigativo e sociologico su questo fenomeno e sul perché sia così in crescita il popolo di maghi, guaritori e teletruffatori ai danni dei più sprovveduti, ma non solo. Il volume reca una prefazione firmata da Gimmy Ghione e parte degli utili derivanti dalla vendita saranno devoluti alle vittime delle truffe.