Come spesso capita nel periodo estivo, si segnalano alcune nuove proposte editoriali, per tutti coloro che sono alla ricerca di qualche idea di lettura che permetta di trascorrere piacevolmente le ferie.

Si tratta questa volta di due nuovi romanzi pubblicati dalla casa editrice Foschi, che a partire da luglio sarà facilmente reperibile in libreria con i titoli sotto riportati. Non si tratta di thriller e gialli nel senso più classico del termine, ma sono sicuramente adatti a chi ha voglia di letture emozionanti e originali.

Batista di Nicola Di Camillo

«Se ne stava seduto accanto a me con la mia birra in mano e gli si leggeva in faccia che era un uomo contento, ed era proprio questa la novità, che noi si era ancora ragazzi e lui si apprestava per forza di cose a non esserlo più, con la serenità di chi sapeva che non ci avrebbe perso, perché intuiva che non era più quanto, ma come si stava insieme a segnare la nostra amicizia».

Batista, di Nicola Di Camillo, racconta di un viaggio in macchina verso il sud della Spagna. Di quattro amici che dopo i primi esami universitari partono insieme alla volta di Cadice e dell'età adulta. Qualcuno parte senza sapere che fare del proprio futuro, qualcun altro ha il futuro già scritto in un figlio che sta per arrivare. E c'è chi il futuro lo troverà tra corride e donne che ballano il flamenco.

Sarà sulla spiaggia di Cadice che il viaggio si concluderà, in una grande festa catartica dove, tra daiquiri, bloody mary, sbronze e scazzottate, qualcuno troverà finalmente la sua grande Onda.

Un romanzo per chi adora la Spagna e per chi non la conosce.

Per chi guarda con nostalgia alla giovinezza e per chi giovane non lo è mai stato.

Per chi si perde tra donne e vino e per chi ancora aspetta la sua Onda.

Batista è un toro, quello che secondo la leggenda capeggerà la Grande Rivoluzione dei tori contro gli uomini. Ed è un simbolo. Di libertà, di ricerca, di saggezza. Una presenza che, costante, accompagna il viaggio di quattro amici in bilico tra il desiderio di rimanere giovani e l'urgenza di entrare nella vita adulta. Il tutto condito da vini tinti e sigarette, corride e feste sulla spiaggia, e una scrittura che incanta per la sua spontaneità e la sua verve.

Una canzone per Lisa. Confessioni di una bambina difficile di Claudia Vitali

«Per raggiungere la tua tomba mi hanno detto di camminare

mantenendo sulla destra la camera mortuaria. [...] Sei sotto terra e una lapide di marmo bianco segna il punto preciso in cui ti trovi».

A chi parla Lisa? A chi sente il desiderio di raccontare la tormentata vicenda di quando era tredicenne, fonte di turbamenti tali da farla attendere anni prima di addentrarsi nei vicoli della memoria?

Lisa è come una canzone, ma non una qualsiasi. È come la Sad Lisa cantata da Cat Stevens, così come Arturo le canta prendendo in prestito le sue parole: She seats in a corner by the door. There must be more I can tell her. If she really wants me to help her. I'll do what I can to show her the way. And maybe one day I will free her.

Lei lo ama, profondamente, ma ha tredici anni e Arturo quasi trenta, e sta per diventare un sacerdote. Così Lisa "getta l'infanzia nel bidone dell'immondizia insieme agli avanzi del pranzo e alla verdura andata a male", e inizia una relazione torbida con un amico del padre, un po' per voglia di crescere un po' per arrivismo, dal momento che lui le promette una fulgida carriera da cantautrice.

In realtà Lisa è già grande, circondata da un padre che la ignora, da una madre malata di una grave forma di depressione, e da una sorella maggiore con cui ha un rapporto morboso di amore e odio, confidenza e competizione. È proprio questo il rapporto più forte, ma anche il più deleterio per la personalità fragile di Lisa, che la porterà al culmine di un malessere interiore in cui l'autolesionismo diventerà l'unica valvola di sfogo e che la renderà sempre più incapace di distinguere la realtà dalle proprie proiezioni mentali.

Di tutti gli amori struggenti di cui la letteratura da sempre si ciba, quello delle "Lolite" è uno dei più intriganti e scabrosi, capace più di altri di fare emergere le complessità e le sfumature del rapporto amoroso. Ma una canzone per Lisa non parla solo di un'iniziazione sessuale, ma anche e soprattutto della fragilità, della confusione e dell'altalenante equilibrio dell'adolescenza.

L'autrice, Claudia Vitali, restauratrice di professione e alla sua prima prova letteraria con Una canzone per Lisa, entra con abilità chirurgica nella mente della sua protagonista senza indulgere in facili sentimentalismi e false compassioni, lasciandola seguire a ruota libera pensieri, desideri e traviamenti, con una scrittura sincopata al limite della freddezza.