Quando per un enigma criminale esistono tre soluzioni possibili… mai trascurare la quarta!

La verità è figlia del tempo. E prima o poi salta fuori. Anche nel caso di duplice omicidio in una stanza di albergo: chiusa dall’interno e con una finestra a strapiombo sul mare. Lo scenario ideale per credere che solo un assassino con le ali sarebbe potuto scappare dal luogo del delitto.

La calma e l’attenzione favoriscono la verità. Così pensa il professor Dondi, patologo e medico legale, intervenuto sul posto. Uomo di vasta cultura, egli accompagna i suoi ragionamenti con citazioni latine. È un solitario, però; niente famiglia, niente vacanze. Solo lavoro. Egli vive per i suoi cadaveri. E questi gli sono amici. Lo ascoltano, quando li interroga. Rispondono alle sue domande, si confidano e gli rivelano i loro misteri.

E davvero ci vuole calma. Perché ai precedenti, un altro cadavere si aggiunge e la vicenda si complica.

Ma il professor Dondi, con l’aiuto del fidato assistente, il dottor Milani, non crede agli angeli cattivi. Con una logica rigorosa, un’attenzione minuta ai dettagli e un’immaginazione al di fuori dell’ordinario, costruisce poco per volta un movente e una dinamica plausibili. Gli indizi sono labili, d’accordo. Ma mentre la testimonianza è un veleno, l’indizio, invece, non mente. Se non dice tutta la verità, dice solo la verità. E non è un indizio il segno lasciato da un fiammifero acceso contro il muro?

E poi, che cosa è un’indagine? Una diligente ricerca di indizi, seguita da una loro sistematica valutazione. Non solo… Indagine è anche intuito, fantasia. Soprattutto, è spirito di osservazione. Perché anche negli indizi più insignificanti è racchiuso un po’ di mistero.

E, nel giro di un paio di giorni, a dispetto dell’incredulità generale, il professor Dondi dimostra che l’assassino non è un angelo.

Lino Bologna è un medico con la passione del poliziesco. E nella scrittura trasferisce il rigore scientifico e le conoscenze tecniche di criminologia, balistica, psicologia criminale e medicina legale. Non solo: ha l’istinto dello scrittore che crea storie coinvolgenti, a tutto tondo, in cui la detection conduce, passo dopo passo, il lettore a risolvere il caso. Storie che si leggono con interesse, perché tutti i dettagli quadrano e convergono. Con il romanzo L’assassino non è un angelo ha dato vita a una serie di enigmi criminali, con protagonisti un bizzarro medico legale, il professor Dondi, e il suo giovane collega, il dottor Milani.

Impreziosisce il volume l’immagine di copertina, contributo grafico di Ivo Milazzi, il creatore di Ken Parker e uno dei più grandi illustratori a livello internazionale.