Tutto, nelle pagine della protagonista-scrittrice, perde di consistenza e si trasforma nella rappresentazione delle sue ossessioni e di un malessere contagioso e denso di suggestioni erotiche e dissacranti. Statue che divengono l’unica cifra possibile per interpretare misteriose coincidenze, ricordi familiari resi più lucidi dallo scorrere del tempo, enigmatiche diaspore nel ventre occulto di una città dal volto macabro e delirante…

Incubi è un diario letterario in cui Alda Teodorani vive e registra le proprie visioni di autrice e scrittrice dando vita a un racconto permeato di numerosi rimandi cinematografici e letterari. Un omaggio volutamente scarno, onnivoro e trasformistico alla tradizione più alta dell’horror italiano e internazionale.

Il racconto è frammentato e scomposto, si nutre di sogni e visioni, di paure e ricordi, incubi ricorrenti.

Le suggestioni percettive cedono il passo a divagazioni erotiche. Gli elementi percettivi di luoghi o persone, film, musiche e libri, sono il tessuto connettivo di questa opera aperta ai flussi della memoria.

Incubi di Alda teodornai (Halley Editrice, 2005) Euro 8,00, Pag. 120