La Newton Compton porta in libreria il grande ritorno dei fratelli del giallo e del thriller storico italiano: Mozart deve morire (2021) di Max e Francesco Morini.

La trama

1811, Vienna. L’Austria, come tutta l’Europa, è schiacciata dal giogo napoleonico. Cherubino Hofner, un uomo giovane e irrequieto che lavora come giornalista alla gazzetta cittadina «Die Wiener Stimme», assiste a una replica delle Nozze di Figaro di Mozart. Mentre si accinge a scrivere un articolo sullo spettacolo, si accorge che proprio quel giorno ricorre un anniversario importantissimo: sono passati vent’anni dalla morte del genio di Salisburgo. Una morte misteriosa, piena di ombre, di cui ancora manca una versione ufficiale. L’amore infinito di Cherubino per Mozart – ereditato dal padre, che gli ha dato quel nome in suo onore – lo spinge a investigare su quella morte e a scrivere un’inchiesta a puntate sul suo giornale. Incontrerà amici, donne, musicisti, confratelli massoni che hanno avuto a che fare con il grande musicista, ma anche strani, cupi personaggi, ognuno con la sua versione dei fatti. Fino ad arrivare alla sconvolgente, sorprendente, incredibile verità.

L'incipit

Camminavo a piccoli passi nella penombra, accortamente, quasi a tentoni, attratto dalla musica che, in fondo a un lunghissimo corridoio, qualcuno stava suonando al pianoforte.

Seguivo quella melodia celestiale, così struggente e intensa che non sembrava nemmeno di questo mondo. Era una musica che non avevo mai sentito prima in vita mia, ma di una cosa ero sicuro: quella musica era di Mozart.

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Non ci posso fare niente, mi fa sempre piangere.

In fin dei conti non è nemmeno un’aria così drammatica, anzi. 

È di una leggerezza sublime, ma ogni volta che la sento accade sempre la stessa cosa, una specie di miracolo: è come se potessi stringere la mia vita fra le mani e improvvisamente darle un senso. 

Appena parte la melodia del clarinetto, ancora prima che cominci a cantare il soprano, vengo trasportato nemmeno io so dove e finalmente, incredibilmente, trovo me stesso.

Sicuramente è colpa mia, sono troppo sensibile. 

Ma la colpa è anche di mio padre.

Quel brav’uomo, lavoratore instancabile, la sera metteva via le sue forbici da sarto e dopo cena, complice qualche bicchierino di Porto, con le sue mani piccole e tozze cominciava a suonare le arie di Mozart al pianoforte. Non era certo un musicista, tantomeno un virtuoso, era solo un dilettante di buona volontà, ma le note dai tasti uscivano tutte pulite, solo un po’ lente, e lui ci cantava sopra con mia madre. 

Aveva una vera e propria adorazione per Mozart, a tal punto che mi mise come nome di battesimo Cherubino, proprio come il personaggio de Le nozze di Figaro, incurante del fatto che è una donna a interpretarlo e che a caratterizzarlo è l’ambiguità sessuale. 

A lui questo non interessava; impazziva per le due arie che canta Cherubino, Non so più cosa son, cosa faccio e soprattutto Voi che sapete che cosa è amor, che poi è quella che fa impazzire anche me.

Quella sera al Burgtheater la compagnia non era niente di che, nessuno dei cantanti spiccava per qualità canore, ma quando il soprano all’inizio del secondo atto attaccò l’aria mi abbandonai contro la balaustra 

Gli autori

Max Morini e Francesco Morini, fratelli, autori teatrali e televisivi, dirigono la Scuola di Scrittura “Pensieri e Parole” di Roma. I loro romanzi nascono dalla volontà di unire due grandi passioni: quella per i romanzi polizieschi e quella per la loro città, Roma. La Newton Compton ha pubblicato Nero Caravaggio, Rosso BaroccoIl giallo di Ponte Sisto, Il mistero della casa delle civette e Mozart deve morire

Info

ISBN: 9788822750198 – Pagine: 224 – Nuova Narrativa Newton n. 1173