Un tassello immancabile nella biblioteca di qualsiasi appassionato di cinema e letteratura, e del genere horror in particolare. Questo in estrema sintesi il giudizio sul poderoso saggio scritto da Michele Tetro e Roberto Azzara e pubblicato da Odoya, che già nel sottotitolo La narrativa horror sul grande schermo, individua il focus dell'opera, vale a dire indagare, sviscerare e raccontare le trasposizioni cinematografiche dei classici (e non) della letteratura horror.

Un'opera di grande spessore che in quasi quattrocento schede analizza film, romanzi e racconti di un genere che continua ad appassionare lettori e spettatori di tutto il mondo. Nell'opera con sguardo attento e mirato si supera il consueto preconcetto della superiorità del libro rispetto all'opera cinematografica, e si cerca con assoluta onestà intellettuale di guidare il lettore alla scoperta, o riscoperta, dei grandi classici del genere, ma anche di quelle pellicole meno conosciute che hanno dato un contributo all'evolversi dell'immaginario collettivo.

Gli autori affrontano anche il difficile rapporto fra romanzo e film, rilevando e sottolineando fedeltà e similitudini, ma anche discrepanze e veri e propri tradimenti "creativi". Si muovono, con competenza e rigore, in un mare magnum di pellicole che possono spesso essere il frutto di contaminazioni e influenze reciproche fra generi differenti (fantascienza e thriller in primis).

L'opera è inoltre arricchita da numerosi box tematici, in realtà veri e propri saggi, che si occupano di tematiche varie e di pellicole borderline (in relazione al genere). Di notevole interesse quelli dedicati alla transmedialità (in senso di storytelling) delle opere, che indagano il connubio fra romanzi e serie tv (L'invasione delle serie televisive – di R. Azzara) e fra fumetto e cinema (Nuvole (horror) di celluloide – di R. Azzara). Irrinunciabili, per un amante del genere, quelli riservati ai topos letterari e cinematografici come fantasmi, vampiri e creature mostruose (si vedano su tutti: I pezzi del mostro di Frankenstein; e Tutti i morsi di Dracula – entrambi a firma di M. Tetro).

I due autori nell'affrontare un'opera così strutturata e complessa si sono anche avvalsi dell'aiuto/collaborazione di un gruppo di autori e appassionati del genere ben conosciuti nell'ambito letterario quali: Stefano Di Marino, Corrado Artale, Lucius Etruscus, Roberto Chiavini, Antonella Ferraris, Giovanni Mongini, Giuseppe Maresca, Samaang Riunees. Completano l'opera dettagliatissimi indici relativi a film, opere letterarie, registi e scrittori.

Si tratta in conclusione di un'opera accurata e approfondita, che supera il concetto di mera consultazione, ma, anche grazie ai già citati saggi, diviene una lettura appassionante e affascinante. E non ci si può non augurare che gli autori si cimentino presto in un'opera gemella interamente dedicata alle serie tv.